Bologna rilancia dopo il #19o!
A partire dai e dalle migranti in prima linea nell’occupazione di case, agli studenti universitari e ai precari protagonisti della liberazione di Piazza Verdi, agli operai che hanno messo in discussione i meccanismi di sfruttamento delle cooperative in salsa emiliana, la percezione è che le staordinarie giornate della scorsa settimana daranno ulteriore linfa alle lotte territoriali e non solo.
Verso le 17.00 un presidio partecipato indetto da Asia-Usb davanti alla prefettura ha posto l’accento sull’immediata necessità del blocco degli sfratti per morosità, in concomitanza con l’appuntamento di Roma a Porta Pia; il presidio è poi confluito in zona universitaria, dove il Collettivo Universitario Autonomo metteva in campo una azione volta a segnalare lo sconcertante rincaro dei biglietti del Teatro Comunale di Bologna, a sottolineare ancora una volta le barriere che le istituzioni erigono all’accesso alla cultura.
Iniziativa, quella del caro-biglietti legato al Teatro, che si inserisce nel contesto più complessivo della Campagna “I Love Piazza Verdi”, che a partire dai bordi tra Università e città, si propone di far emergere le esigenze immediate di universitari e precari afflitti dall’incedere delle misure di austerità. A seguito dell’azione, gli studenti si sono concentrati in piazza chiedendo la liberazione immediata delle compagne e dei compagni arrestat* a seguito della giornata del 19 ottobre, facendo un murales e poi dando vita a un corteo comunicativo in zona universitaria al grido di “Liberi Tutti! Liberi Subito! Libere Tutte! Libere Subito!”. Una infantile provocazione della digos che ha provato a inserirsi nel corteo è stata fermata grazie alla contrapposizione dei corpi di tanti e tante che hanno allontanato gli uomini in borghese.
In seguito, in Piazza Verdi, si è tenuta l’assemblea cittadina che ha fatto il punto sul 19 ottobre e lanciato nuovi spunti di mobilitazione nei territori, a partire dall’adesione alla mobilitazione del 25 Ottobre a Firenze in occasione della presenza di Angelino Alfano. Anche da Bologna si stanno raccogliendo le adesioni per la partenza in pullman.
I numerosi interventi che hanno caratterizzato l’assemblea hanno sottolineato la forza delle pratiche di assedio e sollevazione del 19, agite da una composizione capace di rompere con i carrozzoni del passato e di imporre all’agenda dei movimenti i bisogni del presente necessariamente incompatibili e non mediabili.
Occupanti di case, militanti autonomi, studenti medi, operai della logistica e molti altri hannno saputo delineare una processualità che in continuità con il 19 li vedrà protagonisti di un percorso variegato ed al contempo condiviso.
Rispetto al rilancio sul territorio il CUA annuncia che Giovedì, tramite la campagna “OccupyMensa” occuperà la mensa universitaria più cara d’Italia, per contrastare il caro-vita che a partire dall’alimentazione affligge gli studenti. L’appuntamento è fissato per le ore 12 direttamente di fronte alla Mensa in Piazza Puntoni.
Inoltre il Collettivo Autonomo Studentesco rende pubblica la prossima assemblea nazionale dei collettivi degli studenti medi (StudAut) che si terrà il 2-3 novembre a Pisa che farà il punto sulle lotte dentro le scuole e lancerà nuovi momenti di piazza e mobilitazione.
Mentre il Laboratorio Crash! e il sindacato S.I Cobas rilanciano sulle prossime tappe che vedranno ancora i facchini della logistica impegnati dinanzi i cancelli della Granarolo e di altre aziende a rivedicare con forza diritti, salario e dignità.
tratto da UnivAut
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