Questa mattina l’ex convento Santa Marta, occupato da Bartleby, è stato sgomberato. Un ulteriore passaggio dell’accanimento da parte di Comune ed Università nei confronti di esperienze politiche e culturali fuori dal coro, considerate solo elementi di disturbo, da criminalizzare e reprimere. Nei giorni scorsi lo sgombero della sede storica di Bartleby era stato seguito da tafferugli e da un corteo che sabato scorso aveva portato alla nuova occupazione.

Il collettivo ha indicato soprattutto il Rettore Dionigi come responsabile politico della questione, senza risparmiare attacchi a SeL e al suo strumentale utilizzo della vicenda a fini elettorali. Bartleby ha poi rilanciato proprio un presidio sotto il Rettorato per martedì, testimoniando la volontà di rispondere anche a questo attacco. Intanto giornali e questura agiscono di concerto nella direzione della criminalizzazione dei movimenti.

Come leggere se non in questo quadro, la decisione di mettere il Rettore dell’Alma Mater Dionigi sotto scorta? La sproporzione tra le motivazione adottate dalla Digos e le misure prese è evidente, ma su questo rimandiamo al comunicato del C.U.A. tratto da UnivAut. La città sembra prepararsi al primo effettivo governo del Pd nello scenario della crisi.

Peccato che invenzioni giornalistiche, allarmismi, criminalizzazioni, non riusciranno a nascondere la verità: ovvero che la crisi non accenna a diminuire i suoi effetti, come dimostrato dalle lotte sulla logistica, sui saperi, da quelle in arrivo nella sanità pubblica..vedremo allora quali nuovi racconti di fantascienza le istituzioni ed i media compiacenti riusciranno ad inventarsi!