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Chi semina vento raccoglie tempesta

Comunicato riguardo alla contestazione del banchino della Lega Nord a Pisa

 

Chi semina vento raccoglie tempesta

Sabato mattina al CEP sono stati contestati e allontanati alcuni leghisti che avevano organizzato una raccolta firme davanti alla Conad. Chi semina vento raccoglie tempesta. Nei quartieri di questa città ogni giorno si resiste alla sofferenza imposta dalla crisi, lottando contro i distacchi delle utenze, contro sfratti, sgomberi e pignoramenti, contro gli abusi e l’arroganza di chi governa e ci sfrutta.

Gli esteti della violenza, quelli che ottengono consensi (e voti, e soldi…) evocando scenari brutali e raccapriccianti, gioendo per la morte dei migranti in mare, invocando su facebook ruspe che radano al suolo baracche abitate e centri sociali, poi nei quartieri della nostra città sono costretti a presentarsi scortati. Perché sanno che in una città abituata a lottare ogni giorno contro i responsabili della crisi, non è tollerato chi mira a confondere le acque, propagando razzismo e guerra fra poveri. Quella di oggi è stata una reazione spontanea di rabbia partita da chi nei quartieri tutti i giorni si organizza e si batte per una vita migliore, da chi sa indicare i veri responsabili.

Ribaltare il banchino di chi propaganda odio è solo una carezza. I leghisti sono i veri stranieri nella nostra città e nei suoi quartieri, leoni da tastiera che dietro a un monitor minacciano scenari eversivi ma nella vita reale piangono e si lagnano per una semplice, animata contestazione. Al pari del loro ducetto che nonostante i proclami,nella nostra città ancora non è riuscito a mettere piede.

Reagiamo a loro alla stessa maniera con cui reagiamo a chi ci sfrutta, ci butta in mezzo alla strada, ci inganna. E’ quello che sappiamo fare:lottare.

Alcuni giorni fa le ruspe hanno realmente fatto irruzione nella nostra città, ma erano ruspe democratiche marcate PD. A testimoniare che la Lega e il Partito Democratico sono a tutti gli effetti complementari,facce della stessa medaglia, che nella guerra ai poveri riproducono il mantenimento di un sistema marcio a difesa dei privilegi di poche sanguisughe.

Non staremo fermi ad aspettare la prossima ruspa o la prossima provocazione nei nostri quartieri. Come ogni giorno reagiamo agli sfratti e alla crisi, sapremo combattere sia contro invoca le ruspe sia contro chi, alla ricerca di qualche facile consenso, le usa per davvero.

Nessuno spazio ai leghisti, ci vediamo per le strade.

 

S.A.Newroz

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