C.I.E.: Ancora una volta una dimostrazione d’intolleranza.
Nati e cresciuti a Sassuolo, lo Stato li considera clandestini di non definite origini balcaniche, non hanno patria, non sono registrati su nessun passaporto e di conseguenza, le autorità italiane, anche se volessero espellerli, non avrebbero un paese al quale riconsegnare i due fratelli.
E’ come se non esistessero. Il loro assurdo status giuridico, il quale li priva di ogni elementare diritto civile- che non si nega neppure all’ultimo dei reietti- è dovuto al mancato riconoscimento dello ius soli, diritto che permette l’acquisizione della cittadinanza grazie al luogo di nascita. Questa discriminazione per gli immigrati di seconda generazione è oggetto di una campagna nazionale ancora in corso, la quale solo a Modena, ha raccolto più di 6000 firme.
In tutto questo si inserisce nuovamente il commento “dell’ instancabile” senatore Giovanardi che non perde occasione per stare zitto, tacciando queste deu persone come pericolosi criminali, quando dagli atti risulta che non hanno carichi pendenti ma sopratutto aver espiato i loro reati in età minorile.
Questa è solo una delle tante storie che attraversano il Lager Modenese, tanto amato dalla politica locale, particolarmente voluto dalla governance comunale, e tanto apprezzato da far sì che a Modena arrivasse un questore esperto nella gestione di queste strutture. Negli ultimi giorni il C.I.E. Modenese è tornato alla ribalta nelle cronache dei media locali che hanno nuovamente sottolineato la durezza e l’intolleranza che vige in questi luogi, dove il diritto dell’uomo ad essere tale viene negato, come nella miglior tradizione dei Lager Nazisti. Nei giorni scorsi, all’arrivo di alcuni parlamentari invitati per accertarsi delle condizioni delle strutture, è scoppiata l’ennesima rivolta da parte dei detenuti, i quali vedono queste persone come soggetti che tolgono loro la libertà.
Concludiamo dicendo che ora il C.I.E è in crisi economica; una crisi che vede uscire la Misericordia di Giovanardi dalla struttura solo perchè non v’è più fatturato e guadagno, dimostrando nuovamente come questi luoghi non siano solo prigioni ma luoghi dove “ i soliti noti” tentano di lucrare sulla pelle delle persone.
Redazione_Infoaut Modena
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