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Comunicato Asse donne

 

 

Nella democratica Modena qualche giorno fa, precisamente nella notte fra sabato e domenica, si è consumato un gravissimo atto di omofobia. davanti ad una nota discoteca modenese una transessuale brasiliana di 34 anni è stata aggredita, da ragazzi italiani, con una brutale violenza:  ha infatti  riportato un trauma cranico e un trauma facciale, fratture e contusioni varie, anche al collo ed ora è ricoverata all’ospedale di Baggiovara con una prognosi di 30 giorni. La brasiliana si è risvegliata dopo alcune ore non ricordando cosa era successo ma riportando sul corpo gli evidenti segni del pestaggio: volto tumefatto, vestiti semistrappati e numerose fratture. Ad un fatto così grave, un vero e proprio tentato omicidio, la stampa locale ha dedicato un trafiletto il giorno successivo, catalogando l’evento come probabile tentata rapina,preferendo poi occuparsi di altro. Ma un tentativo di rapina non puo spiegate tanta violenza!

 

Siamo di fronte a un vero e proprio atto di transfobia e omofobia estremi e come Assedonne Guernica siamo sdegnate di fronte ad una tale indifferenza, che coglie sempre i mezzi di comunicazione quando i soggetti sono indesiderati, scomodi, invisibili. Una totale mancanza di rispetto nei confronti di una persona che ha dovuto subire una violenza terribile ed ingiustificabile, atta a colpire il suo essere diversa.

 

Mancanza di rispetto che viene ulteriormente palesata dal modo in cui i transessuali vengono appellati dai mezzi di comunicazione: ci interessa spiegare alla stampa che la transessualità è la condizione di una persona la cui identità sessuale fisica non è corrispondente alla condizione psicologica dell’identità di genere maschile o femminile e che contrariamente a quanto spesso si pensa, la realtà transessuale investe entrambe le direzioni di transizione! Sarebbe quindi doveroso che i mezzi di comunicazione incominciassero a capire che la forma del genere da utilizzare per le persone transessuali, rispettosa nei confronti della persona, è quella propria del genere che si è scelto. Ricordiamo quindi alla stampa, infatti, che quando si parla di una persona trans che ha intrapreso un percorso da maschile a femminile, è rispettoso declinare aggettivi, articoli e sostantivi al genere di identità sentito, quindi, in questo a caso a quello femminile!!

 

Per chi vuole far passare il grave fatto accaduto nella nostra città per un’azione con semplice finalità di rapina, ricordiamo che sono continue e forti le discriminazioni sessuali che, nelle nostre società occidentali, le persone transessuali subiscono in ambito sociale e lavorativo, così come appunto gli episodi di transfobia dovuti a uno stigma sociale a cui contribuiscono certamente sia istituzioni quali la chiesa cattolica ma anche i media che spesso e volentieri diffondono messaggi distorti e negativi rispetto alla realtà transessuale (e ovviamente la transessualità da maschio a femmina è più stigmatizzata  in una società prevalentemente maschilista in cui rinunciare alla “virilità” costituisce una ferita più percepibile e grave). Se a questo si aggiunge che la discriminazione all’ingresso del mercato del lavoro, dove la persona transessuale che viene identificata come tale dai documenti o dal suo aspetto fisico, spesso viene respinta o umiliata, e il fatto che nella maggior parte dei casi le famiglie ripudiano i figli con queste caratteristiche, diventa evidente una spinta della società stessa perchè la transessuale si debba dedicare quasi esclusivamente alla prostituzione per sopravvivere.

 

Un’ultima considerazione che desideriamo fare è rivolta alla città di modena: a fianco a locali dove avvengono questi episodi incontrollati di violenza, discriminazione e omofobia, abbiamo da pochi giorni assistito allo sgombero dello Spazio Antagonista Occupato Guernica che oltre a quasi sei mesi di occupazione, tante attività messe in campo, varie serate portate frequentate da migliaia di persone e molte lotte politiche portate avanti, si propone proprio come luogo di diversa siocialità, dove ogni tipo di discriminazione sessuale o di genere è bandita e dove qualsiasi tipo di atteggiamento sessista o omofobo è nettamente rifiutato e combattuto!

 

Come gruppo di compagne antifasciste, antirazziste e antissesite siamo convinte che la lotta contro l’omofobia, la transfobia e ogni tipo di dicriminazione debba, oggi essere prioritaria per eliminare e contrastare tutti i pregiudizi così forti e radicati nella nostra società, che purtroppo spesso si trasformano in violenze brutali come quella avvenuta a Modena.

 

Lottiamo per combattere l’ignoranza di chi vede nella omosessualità una devianza da combattere, una diversità da cambiare o una malattia da curare!

 

Solidarietà da tutto il Sao Guernica alla trans aggredita!!!

                                                                       

Assedonne Guernica

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