COMUNICATO MOVIMENTO NO TAV SUI GRAVI FATTI DI ROMA
Tutta l’Italia è la Valle di Susa, la  Valle di Susa è tutta l’Italia: lo testimoniano la determinazione e la  composizione stessa delle lotte sociali che nascono e crescono su tutto  il territorio nazionale ed oltre; lo dimostra anche la repressione con  cui il potere del capitale cerca di fermare queste lotte.
 Questa mattina a Roma, l’opposizione al Tav e alle grandi opere inutili si è saldata con la mobilitazione del movimento romano per il diritto  all’abitazione attraverso un’iniziativa che si è tenuta di fronte agli  uffici del CIPE, Comitato Interministeriale per la Programmazione  Economica, il quale proprio oggi doveva stanziare i 20 milioni per le  compensazioni per il TAV richieste dal Presidente della Regione Piemonte  Cota.
 I manifestanti intendevano così protestare contro l’uso di denaro  pubblico in opere, come il TAV Torino-Lione, inutili, faraoniche ed  osteggiate dalle popolazioni locali, mentre in tutta Italia l’emergenza  abitativa è pesantissima, vengono tagliati servizi essenziali, non si  finanzia il diritto al reddito e al lavoro.
 Come in Valle di Susa, contro i manifestanti si è scatenata una dura  repressione. Le persone sono state aggredite dalle forze dell’ordine. Le  manganellate hanno causato numerosi feriti.
 Uno dei feriti, Paolo Di Vetta, militante storico del movimento  sindacale di base ed esponente del comitato NoDebito, ricoverato in  ospedale, è stato prelevato dalle forze di polizia dal pronto soccorso  ed arrestato insieme ad altri militanti.
 Il movimento NoTav esprime la massima vicinanza e la più totale solidarietà a tutti i compagni arrestati. E’ più che mai necessario portare avanti, con determinazione, la lotta comune.
 L’arroganza del potere è il segno più evidente della nostra forza e della sua debolezza.
Il Movimento NoTav della Valle di Susa
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