InfoAut
Immagine di copertina per il post

Contro il deposito del Gas, la lotta inizia ora!

“Una campagna stampa contro e per conseguenza le irresponsabili dichiarazioni dei politici. Ci faremo cura di proteggere i nostri interessi” Questa è la posizione di Independent Resources ai suoi investitori inglesi. “Il Governo italiano è consapevole del danno alla sempre più povera reputazione dell’Italia come destinazione di investimenti stranieri», Poi la stoccata: «Time will tell if the government acts responsibly in this case” che tradotto “Il tempo dirà se il governo nel caso di Rivara si comporterà con responsabilità”.

Nei giorni scorsi il ministero dell’Ambiente ha infatti notificato il provvedimento al Comune di San Felice, nel quale scrive: «La commissione tecnica di verifica dell’impatto ambientale provvederà, sulla base del principio comunitario di precauzione, al fine di eliminare qualsiasi incertezza sull’argomento, ad effettuare un supplemento istruttorio volto ad accertare l’attualità del pronunciamento o a valutare l’adozione di opportune misure correttive, o comunque differenti determinazioni».

Il documento porta la data dell’1 giugno e fissa in 90 giorni il termine per la conclusione del procedimento. Un mese se ne è già andato e nel frattempo Ers ha provveduto a contestare nei dettagli il parere negativo della Regione sulle famose esplorazioni, quelle che dovranno essere effettuate con gli esplosivi di profondità e che la stessa Via aveva indicato come condizione per un sì definitivo ad iniettare con i motori a reazione 4 miliardi di metri cubi di gas sotto la cupola della famosa “montagna”, che si è formata 3 km sotto Rivara a causa delle frizioni che vengono considerate generalmente la causa-effetto dei terremoti.

Contestazione da parte di Ers ufficializzata in queste ore, con il deposito del ricorso al Tar contro la delibera della Regione Emilia Romagna” che nega il proprio “via libera” al ministero dello Sviluppo economico “per avviare un programma preliminare di ricerca scientifica, per verificare la compatibilità geologica dello stoccaggio gas nel territorio di Rivara”.

Dunque queste sono le prese di posizione della ditta che vuole costruire il deposito di stoccaggio di Gas nelle zone martoriate dal terremoto, prese di posizione che fanno capire in quale direzione essi vogliono arrivare per raggiungere i loro scopi.

Certamente, però, la battaglia non si svolgerà solo sul piano strettamente burocratico, e il Comitato No Gas, attivo da anni nel contrastare questa grande opera, e tutta la popolazione della Bassa non staranno di certo fermi.

Consapevoli degli appoggi politici di cui Ers gode, i comitati hanno messo in campo una nuova petizione nella quale chiedono al Governo di farsi carico dei danni alle case e alle fabbriche, e di dire un netto e definitivo No allo scellerato progetto di stoccaggio di gas in una zona ormai non più a basso rischio sismico.

Dall’avvio della petizione sono già state raccolte circa 9.000 firme e crediamo, vedendo il trend che questa petizione sta avendo, che continueranno ad aumentare. Infatti, ovunque venga installato uno dei banchetti di raccolta firme, si nota da parte delle gente la voglia e la rabbia di opporsi alla costruzione del deposito di gas. Dalle tendopoli della protezione civile a quelle autogestite, dai circoli ai bar, ma anche all’interno delle iniziative del centro sociale S.A.O. Guernica, che nella serata dedicata proprio alle terre colpite dal terremoto ha raccolto in poche ore quasi un centinaio di firme. Questo a dimostrazione che il problema è sentito non solo nella Bassa ma anche nella città di Modena e nella provincia tutta. Il paragone è presto fatto con la Val susa e la sua lotta: un altra grande opera inutile che verrà contrastata fino alla vittoria.

Una nota finale su questa vicenda. Sui media nazionali, ma anche su quelli locali, l’attenzione per il terremoto sta scemando, soprattutto sui primi, che ora parlano del problema caldo semplicemente per nascondere i reali problemi che questo Stato non è in grado di risolvere. Della vicenda del deposito di gas, pur avendo essa una rilevanza di carattere nazionale, proprio non si parla, come se non rappresentasse un reale problema. Questo è una dimostrazione di come per lo Stato certe situazioni non si possano e debbano narrare né rendere pubbliche.

La lotta è solo agli inizi…a sarà dura!

 

Infoaut_Modena

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

dalbassoallabassaModenano gasterremoto

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Pan, se ne è andato un bandito torinese

Ieri è scomparso Pancrazio Chiruzzi, storico bandito torinese. Detto Pan ha esercitato il “mestiere” di rapinatore realizzando svariati colpi, alcuni dei quali ritenuti impossibili o impensabili. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: i guerriglieri rispondono agli attacchi turchi

Mentre l’esercito turco continuava i suoi attacchi contro le aree di guerriglia, i guerriglieri esercitarono il loro diritto all’autodifesa cinque volte, distruggendo un lanciagranate turco.