Cremona: in due giorni eseguiti due sfratti con la forza pubblica
Lunedì pomeriggio, 30 giugno, in via Fabio Filzi, polizia e carabinieri avevano sbattuto in strada manu militari la famiglia del giovane Kalin, con la moglie incinta all’ottavo mese, e i genitori sfrattati di casa da poco con i loro figli minori.
Ieri pomeriggio, martedì 1 luglio, a Cremona nuovo intervento di sfratto con la forza pubblica ai danni di una famiglia di origine armena formata da padre, madre e due figli minori in piazza Sant’Agostino, nel centro città.
Il Comune, da un mese “targato” centrosinistra, ha proposto ancora una volta solo lo smembramento della famiglia, per questo attivisti del Comitato antisfratti cremonese si sono barricati in attesa di carabinieri e polizia, arrivati attorno alle 18.
Di seguito le corrispondenze realizzate:
19.00: polizia e carabinieri sono entrati e hanno sbattuto in strada la famiglia e i due bambini di 3 e 5 anni. La “proposta” del Comune? Per stanotte “affidarsi alla rete famigliare, e domani se ne riparla ai Servizi sociali”. Il commento di Michele, del comitato antisfratto e del CS Dordoni.
18.20: la corrispondenza dall’esterno sempre con Michele mentre polizia e carabinieri tentano di entrare trapanando la serratura della porta. All’interno altri attivisti e la famiglia resistono.
18: La corrispondenza sempre con Michele che insieme ad altri attivisti sta opponendo resistenza passiva sulle scale della palazzina per impedire l’intervento di polizia.
17.40: La prima corrispondenza con Michele , del comitato antisfratto di Cremona, che ci racconta quanto accade e denuncia la latitanza della giunta appena insediata di centrosinistra in città.
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NEL RESTO DELLA LOMBARDIA: Eseguito uno sfratto questa mattina anche a Verdello, Bergamo. Una cinquantina di agenti in assetto antisommossa hanno eseguito lo sgombero e butatto in mezzo a una strada una famiglia con figli minori. La proprietaria ha sempre rifiutato ogni trattativa con le associazioni che questa mattina si sono recate anche in comune per un incontro con l’amministrazione, riuscendo a strappare almeno il pagamento di una stanza d’albergo per una decina di giorni.
In provincia di Brescia invece, a Provaglio d’iseo, il gruppo territoriale della franciacora dell’associazione diritti per tutti e del comitato provinciale contro gli sfratti ha bloccato uno sfratto ai danni di una vedova di origine pakistana con tre bambini. Il marito operaio è morto recentemente è così venuto a mancare il reddito familiare per pagare l’affitto. Lo sfratto è stato rinviato al 31 luglio con l’impegno del comune a trovare una soluzione abitativa per la famiglia che sarà sostenuta economicamente dalla comunità pakistana della zona.
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