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Dalla Casa al Lavoro: processi e progettualità

Il radicamento dell’intervento sindacale prodotto dal SiCobas nella provincia modenese, produce una immediata, se pur provvisoria, riflessione in particolare in merito alla predominanza della componente migrante coinvolta. Ciò che è necessario considerare, volendo abbozzare una analisi funzionale a produrre progettualità antagoniste e rivendicative, è la tipologia di strato sociale interessato dalla morsa riproduttiva dominante.

La stessa considerazione si riproduce similarmente all’interno di un percorso di inchiesta prodotto dallo sportello sociale La Rage per il diritto all’abitare in questi ultimi mesi. Unitamente a un maggior radicamento della lotta per la casa, si materializza anche un embrionale interesse di componenti del ceto medio impoverito che in questa lotta iniziano ad individuare un canale in cui rivendicare istanze quali quelle legate al reddito.

La necessaria radicalizzazione delle pratiche che le lotte debbono essere in grado di sviluppare e mettere in campo, converge con la necessità di organizzare, progettare e valorizzare nuove modalità per mettere in relazione le rivendicazioni sociali attraverso una strategia unificante e ricompositiva.

E’ necessario costruire le condizioni per affrontare una controparte sempre più intenzionata ad affermarsi come dominante utilizzando forme ricattatorie per imporre la propria volontà: lo vediamo sia nelle continue minaccie ai lavoratori sulla questione dei permessi di soggiorno, sia nella prassi gestionale dei servizi assistenziali.

Ci troviamo all’interno di una condizione socio-economica permeata dalla particolarità di un territorio che si trova a vivere una nuova stagione capitalistica caratterizzata dal recupero “innovativo” di forme vecchie e classicissime di sfruttamento della forza lavoro. A questo corrisponde lo strutturarsi di una nuova conflittualità che si radicalizza all’interno delle contraddizioni reali come critica del presente, che potrebbe fungere da innesco per un processo di trasformazione unico e innovatore nella provincia emiliano-romagnola.

Nulla si può dare per scontato, perché le caratteristiche del territorio vedono componenti differenti, tra le quali anche quella dei sindacati confederali, cercare di sedare, addomesticare, recuperare ed in ultima ratio lasciar spazio alla possibilità di riassorbimento e repressione di questa emergenza di lotta.

Lavorare alla sommità di questo crinale complesso, è la sfida del presente.

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