Due nuove occupazioni abitative a Viareggio
Le occupazioni abitative a Viareggio sono ormai 12 tutte di stabili pubblici o delle ferrovie dello stato che vigevano un vergognoso stato di abbandono e che sono state rilanciate e rimesse a nuovo dagli occupanti e dalla lotta condotta dall’Unione inquilini e la Brigata Sociale Antisfratto attive ormai da 5 anni sul territorio viareggino. Dobbiamo aggiungere la presenza di una decina di persone nell’ostello di pronto soccorso abitativo che si trova vicino allo spazio del Cantiere Sociale nel quartiere popolare del Varignano.
Questa e’ la breve sintesi dell’ultima occupazione nel quartiere Darsena : “Mai più bambini senza case” questa è la frase che campeggia su uno degli striscioni appesi alla casa occupata e recuperata in via Menini in Darsena. Quando sono entrati gli occupanti, una giovane ragazza con i suoi bambini e i compagni della Brigata Sociale Antisfratto e dell’Unione Inquilini, hanno trovato sporcizia e siringhe ma senza scoraggiarsi hanno ripulito tutto. Ancora una volta un posto in stato di abbandono è stato recuperato grazie a pratiche di riappropriazione dal basso. Sono troppi i bambini e gli adolescenti che subiscono le conseguenze di un’emergenza abitativa alla quale chi ha amministrato questa città non ha saputo dare soluzioni. Nelle case recuperate a Viareggio vivono una ventina di minori che senza queste occupazioni sarebbero costretti a vivere per strada o al massimo in una casa famiglia con la madre e separati dal padre.
L’idea di famiglia di chi ci governa, e sulla quale versano tanta retorica, è la famiglia di chi ha soldi. I poveri non possono avere una famiglia anzi i poveri devono scomparire ed è quello che avviene con la perdita della residenza. Senza residenza gli anziani che hanno una pensione se la vedono bloccare perché non può essere più versata nel libretto. I bambini si vedono negati il diritto come lo scuolabus se non addirittura l’iscrizione a scuola. A tutti viene negato poi l’utilizzo del medico della mutua. A causa del piano casa voluto da Lupi e da Renzi molte persone si trovano quindi a dovere sommare alla perdita della casa la perdita di altri diritti.
Dopo queste occupazioni si è svolta il 10 ottobre un’assemblea cittadina molto partecipata nei quali sono stati affrontati i vari temi del diritto all’abitare.
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