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Ferrari: tra prestigio e repressione!

Ancora una volta viene colpito un lavoratore che insieme ai suoi compagni delegati ( Fiom-Cgil anche se non riconosciuti)  ogni giorno lottano contro il piano Marchionne e le condizioni di lavoro sempre più estenuanti all’interno dello stabilimento.

La causa della diatriba è un infortunio che il lavoratore ha subito in una zona più e più volte segnalata come pericolosa e mai messa in sicurezza dall’azienda. Cosa che a loro modo di dire ( l’azienda) non è cosi e di fatti ha punito il lavoratore accusandolo di negligenza sul posto di lavoro con due giorni di sospensione.

Cosi si lavora all’interno del prestigioso marchio Ferrari, talmente prestigioso che il nome Ferrari deve essere nominato solo quando si vince e quando si esporta eccellenza nel mondo e deve essere evitato in maniera  accurata di far uscire notizie come queste. Perché a livello mediatico è stato così, se non per qualche eccezione.

La lotta contro il modello Marchionne sarà dura perché ora mai intrinseco alla riforma del lavoro portata avanti dal governo Monti, ma bisogna sostenere ed analizzare queste piccole sacche di resistenza portate avanti dai delegati non riconosciuti della Fiom Ferrari,  che nonostante un leggero distacco da parte della Fiom locale, continuano giorno per giorno a resistere e contrastare tale modello, arrivando anche alla decisione di aderire e sostenere gli scioperi degli straordinari lanciati dai sindacati di base della cub.

Leggi i comunicati dei delegati Fiom Ferrari e del Guernica:

 

Comunicato Fiom Ferrari

Un operaio della Ferrari, addetto della Nuova Meccanica e delegato della Fiom (non riconosciuto da Fiat), a seguito di un infortunio sul lavoro è stato punito dall’azienda con 2 giorni di sospensione.

Secondo la Direzione aziendale della Ferrari, l’operaio sarebbe incorso nell’infortunio a causa della sua negligenza.

Questa tesi aziendale è semplicemente abominevole perchè risponde alla logica che il lavoratore, se si infortuna, è indisciplinato e colpevole, quindi va punito.

Ancora più assurdo e pretestuoso risulta il provvedimento disciplinare visto che sei mesi fa, i rappresentanti della sicurezza dei lavoratori congiuntamente all’ azienda avevano concordato la rimozione degli ostacoli presenti in alcune postazioni per metterle in sicurezza.

L’Operaio sospeso si è infortunato proprio in una delle postazione che la stessa azienda ammetteva non a norma.

Con la cacciata della Fiom e con l’applicazione del contratto Fiat, oggi, i lavoratori della Ferrari si trovano alle prese con una realtà repressiva ed ottusa che contraddice drammaticamente l’immagine mediatica dell’ azienda caritatevole e popolare.

Delegati Fiom Ferrari (non riconosciuti da Fiat)

Comunicato Guernica

Il Guernica esprime piena solidarietà e sostegno al compagno Elvis Fischietti delegato Fiom  Ferrari e condanna a piene mani l’ennesimo gesto repressivo della dirigenza Ferrari, scagnozzi  di Marchionne,  che ancora una volta tentano di far pagare le negligenze aziendali ai lavoratori.

Quello accaduto è paradossale! Addossare la colpa di un infortunio, sospendendo per due giorni lavorativi il lavoratore, per “negligenza” ( cosi motiva la Ferrari), è l’ennesima dimostrazione di come le condizioni di lavoro all’interno delle fabbriche marchiate Fiat siano peggiorate. ); la postazione incriminata che ha causato l’infortunio è stata più e più volte segnalata come pericolosa sia da parte dei lavoratori che dai rappresentanti della sicurezza

 

L’atteggiamento della dirigenza Ferrari però non ci stupisce se teniamo presente il ruolo importante che Elvis ha, insieme ai suoi colleghi Rsu Cgil Ferrari, nel contrastare ogni giorno il modello Marchionne e i sindacati complici dell’approvazione di quel modello. E’ evidente come si sia utilizzato un infortunio per attaccare una persona non gradita all’interno dello stabilimento.

 

La cosa più preoccupante però, salvo qualche rara eccezione, è che il fatto sia rimasto nel silenzio più assoluto, ennesima dimostrazione di come il marchio Ferrari e il suo prestigio non si possa e non si deve toccare, soprattutto quando si parla di diritti dei lavoratori.

 

Il Guernica sarà sempre al fianco di chi lotta e alla lotta che i compagni fanno quotidianamente all’interno degli stabilimenti dell’AD Marchionne.

 

Guernica

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