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Firenze. Nuova occupazione abitativa

Sono circa cinquanta le famiglie che da oggi si sono riappropriate del diritto alla casa negato loro dalle istituzioni, lo hanno fatto occupando un palazzo vuoto da tempo di proprietà di una grande immobiliare in viale della Toscana, dietro gli uffici della Regione.

Il Movimento di Lotta per la Casa l’aveva annunciato da mesi: “se non saranno le istituzioni a garantire il diritto alla casa, allora lo faremo noi!”. Per ben due volte, infatti, le famiglie con il sostegno del Movimento sono andate a bussare alle porte del Prefetto chiedendo l’immediato blocco degli sfratti e degli sgomberi, l’abolizione dell’odiato articolo 5 e soprattutto la requisizione delle centinaia di case sfitte lasciate a marcire dalle grandi proprietà, per fare fronte alla crisi sociale degli sfratti, che ha purtroppo visto a Firenze e provincia anche casi di suicidio.

 

Da Firenze dal basso

Il prefetto e il comune hanno fatto come sempre orecchi da mercanti schierandosi ancora una volta dalla parte della rendita e della speculazione, non accettando nemmeno di bloccare gli sfratti per il periodo natalizio.

E così oggi dal palazzo occupato viene srotolato un grande striscione che dice “Requisizione popolare”. Ancora una volta le famiglie sfrattate tornano a prendersi una parte di quella ricchezza sociale negata in questi tempi di crisi, andando a colpire la grande proprietà, in questo caso una SPA immobiliare con un capitale sociale da oltre tre milioni di euro che lascia un intero stabile nell’abbandono. Dal tetto dello stabile gli occupanti gridano con determinazione “noi da qui non ce ne andiamo”, con quella stessa determinazione di chi anche a Roma, Bologna, Torino e in tutta Italia in questa stessa giornata sta lottando per il diritto all’abitare e per la propria dignità. Le notizie dell’occupazione di Roma e della resistenza di Bologna echeggiano negli interventi al megafono e danno coraggio alle famiglie sul tetto.

A pochi giorni dalla venuta del premier Renzi a Firenze per la kermesse della Leopolda, questa occupazione diviene la prima iniziativa di una lunga settimana che vedrà le lotte sociali impegnate in diversi appuntamenti fino al corteo cittadino di sabato 12.

“L’occupazione vuole anche essere il benvenuto della lotta per la casa al premier Renzi, che verrà a Firenze per la sfilata della Leopolda il 12 dicembre e sarà anche all’università l’11 dicembre. Il premier della precarietà, degli sgomberi e dei manganelli vedrà certo schierarsi quella parte di città che tutti giorni si organizza per contrastare le politiche di sacrifici che a Firenze abbiamo conosciuto bene.”

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