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Genova non fa sconti a nessuno: contestato Beppe Grillo

La performance di Grillo non ha trovato gli effetti desiderati dal leader del Movimento 5 stelle, che al contrario è stato contestato duramente per la sua visita farsa. “Vieni a spalare con noi” è stata una delle frasi rivolte all’esponente a 5 stelle da parte di un ragazzo che stava pulendo davanti al Museo di Storia Naturale mentre fischi e urla invitavano il leader ad andarsene. In questi giorni, Genova e i territori circostanti sono stati luogo di passerelle di diversi politici. Di fronte alla rabbia della gente che non accenna a diminuire, Grillo per tutta risposta ha scaricato la responsabilità al premier Renzi. Un atteggiamento tipico di chi evidentemente non si rende bene conto del contesto in cui si trova, oltre che una scappatoia facile per addurre le responsabilità di quanto avvenuto (in forma reiterata) nei territori liguri.

Un Grillo che annaspa quindi di fronte alla rabbia e alla stanchezza della gente, un Grillo che in estrema difficoltà cerca di convincere chi vive in un territorio martoriato da speculazioni e abbandono che il suo “movimento” sia ancora in grado di risollevare le sorti di un sistema che non funziona. Ma le stesse frasi che oggi hanno contestato l’esponente pentastellato – esortandolo ad abbandonare il campo della becera speculazione elettorale – sono sintomatiche e rispecchia una realtà in cui la cittadinanza genovese non è più disposta ad accettare le parole vane dell’ennesimo politicante di turno che, lungi dall’aver rappresentato la discontinuità più volte rivendicata, riconferma lo schiaffo della Politica alla dignità delle persone colpite dall’alluvione.

 

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