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Guernica tre mesi e oltre…nonostante il rumore!

 

Comunicato Guernica:

Dopo l’articolo uscito sul carlino nella giornata di martedì 15 marzo, come spazio Guernica, ci siamo sentiti in obbligo di dire un po’ di cose per fare il punto della situazione sull’occupazione dell’ ex cinema scala ma soprattutto sulla situazione politica modenese indicendo una conf. stampa.

 

Non c’è dubbio, e ce ne siamo resi conto sin da subito, che occupare in un quartiere poteva creare problemi durante le serate. La cosa che risalta, però, dall’articolo del giornale, nel quale si parla di cittadini del quartiere che si sono lamentati con il sindaco Pighi del rumore durante le serate, è che gli stessi cittadini hanno sottolineato la validità del progetto sociale del Guernica, non chiedendone lo sgombero ma l’assegnazione di un altro posto.

 

Come Guernica fin da subito ci siamo attivati nel fare lavori per migliorare lo spazio stesso e per l’acustica proprio per evitare rumori esterni. Ma questi lavori sono tuttora disturbati dalla non erogazione della luce da parte di Hera obbligata a negarcela a causa di ordini superiori da parte di due soggetti che noi individuiamo nelle figure della digos di Modena e dell’amministrazione comunale. Per poter avere energia elettrica dobbiamo utilizzare dei generatori da cantiere che fanno rumore, ma non possiamo impedire lo svolgimento dei laboratori, delle assemblee, il vivere dello spazio e in ultimo le serate, nelle quali raggiungiamo il massimo punto di aggregazione giovanile con passaggi medi di 500-600 persone a serata.

Sempre per venire incontro al quartiere, abbiamo deciso di spostare l’ingresso allo spazio da via Gherardi a via Cavo Cerca per due motivi: eliminare la confusione che si creava nella piazzetta adiacente allo spazio e cominciare quel percorso atto a eliminare gli spacciatori dalla via. Su quest’ultimo passaggio alcune iniziative, soprattutto nei 4 giorni in cui ci è stata concessa la luce, sono state messe in piedi, come illuminare la via 24 ore su 24, cosa che ora non si fa per ovvi motivi, e rendere viva la via affrontando gli stessi spacciatori per allontanarli.

 

E’ evidente come l’ostacolare il progetto politico del Guernica sia un’operazione politica messa in piedi da amministrazione e digos. Non è un caso che l’unica soluzione proposta dal sindaco ai cittadini sullo spazio sia quella di fare un esposto. Perché è palese che la politica di questa amministrazione oramai sia indirizzata all’autoreferenzialità, sorda con chi non la pensi come loro. Questo atteggiamento non si riscontra solo nei confronti del Guernica, ma anche con i numerosi comitati che stanno nascendo in città (vedi inceneritore e piscina al Parco Ferrari). In poche parole la loro soluzione è eliminare il problema, non mettersi dietro ad un tavolo e discutere per trovare una via d’uscita comune. Ripetitive ormai le parole di Poggi che da oltre un anno paventa un ricatto da parte del Guernica al comune. Ma la domanda da porsi è se il Guernica sta ricattando il comune oppure è il comune che non è capace di dare risposte alle centinaia di giovani e persone che attraversano e fanno vivere lo spazio?

 

Ci rendiamo conto che la loro logica è quella della repressione tentando di farci implodere su noi stessi. A differenza dell’amministrazione, infatti, il Guernica sta portando in città una politica che è di qualità, capace di far emergere in superficie le contraddizioni dell’amministrazione comunale e l’incapacità della destra modenese di fare politica. Da qui ogni tentativo di demonizzazione non fa altro che rafforzarci, occupazione dopo occupazione, anche dopo l’atto indegno del Molinari, il quale è stato abbattuto con al suo interno molto materiale dei laboratori. Materiale che doveva essere sotto sequestro in un posto al sicuro e che così non è stato.

 

Spazio Antagonista Occupato Guernica

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