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Il tempo degli sciacalli
Vittorio Arrigoni non c’è più, ucciso da quattro esaltati fondamentalisti salafiti in contrasto con il governo di Hamas, che con la loro azione hanno dimostrato di non avere nessuna cognizione del concetto di senso della realtà. Vittorio tale concetto lo aveva fatto proprio, la sua realtà era legata alla scelta di vivere come un palestinese a Gaza City, correndo gli stessi rischi, ascoltando le stesse bombe e piangendo gli stessi morti dei suoi fratelli. Una scelta di parte ovvio, ma una scelta della parte giusta. Quella era la sua vita normale, una vita “normale” che i palestinesi non hanno potuto scegliere e che vivono da quasi un secolo in una prigione a cielo aperto com’è oggi la Striscia di Gaza, sotto occupazione da oramai da più di mezzo secolo. Di tutto questo ci parlava Vittorio con la sua inconfondibile erre moscia, e coi suoi post su guerrigliaradio, in un modo semplice e schietto.
In molti siti di movimento si diceva che il suo omicidio fa un favore solo allo stato di Israele ed ai suoi sostenitori. Oggi abbiamo la conferma, libero di Belpietro apre con il seguente titolo “lasciatelo la” il tutto correlato da articoli pieni di odio verso la figura di Vittorio. Tra gli sciacalli pronti a brindare sul corpo del presunto nemico spicca il prof. Ugo Volli dell’università di Torino che forse non vedeva l’ora di accusare di antisemitismo chi sta dalla parte dei palestinesi, così come non vedeva l’ora di definire Vittorio un “idiota” ammazzato dagli stessi palestinesi che difendeva. No caro professore, la reazione di rabbia del popolo di Gaza alla morte di Vittorio vale più di tutto il fango che lei e tutta la retorica sionista provate a diffondere oggi sui mezzi di comunicazione. Il prof. Volli ordinario di semiotica si dice sorpreso che a mettere in dubbio la politica di Israele sia gente di sinistra e che “l’ebraismo italiano avrà bisogno di attrezzarsi per resistere”, in particolar modo contro la nuova Freedom Flottiglia a quanto si evince dal suo articolo, nei giorni passati il solerte docente attraverso il suo profilo Facebook non smetteva di elogiare il Berlusca per le sue dichiarazioni contro la Freedom Flottiglia. Verrebbe da chiedersi cosa pensa lo sciacallo Volli degli ex nazisti dei Nar in sintonia col Pdl, ricordiamo il caso di Francesco Bianco, assunto all’Atac di Roma per intercessione di Gianni Alemanno, ma d’altro canto l’importante è schierarsi con Israele anche se si hanno armadi pieni di imbarazzanti scheletri antisemiti. Come studenti dell’università di Torino ci fa ribrezzo che un docente dell’ateneo scriva parole così ripugnanti verso Vittorio Arrigoni. Viene da chiedersi dove sia la differenza tra i fondamentalisti salafiti che uccidono Vittorio seguendo la logica che un occidentale buono è anche peggio degli occidentali cattivi dal momento che non possono esistere occidentali buoni, e un gruppo di di “intellettuali” filoisraeliani o sionisti per i quali a Gaza comandano i terroristi, il popolo di Gaza è un popolo di terroristi, gli attivisti dell’Ism fiancheggiano i terroristi e nel mondo ci sono milioni di idioti che non si accorgono di fomentare il terrorismo.
Vittorio ci diceva di rimanere umani, a fare il salto di qualità ci pensano gli sciacalli. Continuate a dire “antisemita” a chiunque provi a criticare la politica di Israele (tra gli altri, i premi Nobel Nelson Mandela e Mairead Corrigan, etc) continuate a difendere le nefandezze del governo criminale per eccellenza, continuate ad autografare le bombe da buttare su Gaza, continuate ad esaltarvi per l’arresto di “terroristi” di 11 anni, continuate ad impedire ai pescatori di pescare ed ai contadini di raccogliere il prezzemolo, continuate a stampare le magliette col disegnino di una donna araba incinta nel mirino e la simpatica scritta “one shot two kill” e mi raccomando continuate a stampare altri numeri di Capitan Israel il vostro supereroe preferito che “Dotato della forza di Sansone e della saggezza di Salomone, Capitan Israele, con la forza del suo spirito e la sua determinazione, combatte contro l’antisemitismo e e l’antisionismo, per proteggere la vita e le tradizioni e la cultura degli ebrei, di Israele e dei suoi amici in tutto il mondo”. Siamo sicuri che la copertina del fumetto dove il supereroe brandendo una menorah infuocata e una stella di David a mò di scudo grida “for Israel” alla testa di soldati e carri armati israeliani che sparano a tutto spiano mentre nel cielo decollano i cacciabombardieri sia un ottimo messaggio di pace che i giovanissimi lettori faranno proprio, chapeu!
Vittorio ci ha insegnato cosa vuol dire cercare la pace in un paese martoriato dalla guerra, voi continuate a fare la guerra parlando di pace, noi abbiamo altro da fare, noi continueremo a sostenere e a lottare per la liberazione del popolo di Gaza come faceva Vittorio. Noi restiamo umani.
Collettivo Universitario Autonomo – Torino
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