InfoAut
Immagine di copertina per il post

La forma corteo è finita, ce ne vuole un’altra

 

 

LA FORMA CORTEO È FINITA, CE NE VUOLE UN’ALTRA

di Girolamo de Michele | il Manifesto

22 ottobre 2011


Provo a buttar giù alcune note, nella condizione di parziale autocensura cui si è costretti per solidarietà, o come riflesso delle altrui ipocrisie: un dispositivo di assoggettamento che pesa tanto quanto la “delazione partecipata”, e forse più. La prima è sulla sbalorditiva prima pagina del manifesto del 16/10: titolo, editoriale e foto. Che dicono qual è lo scenario di scontro generalizzato e incontrollato che ci aspetta se la lettera della Bce dovesse trovare ascolto in Italia. La «lettera alla Bce» spedita il 15/10 pone due domande: sul corteo – perché chi contesta la dittatura della finanza accetta di esprimersi all’interno dei vincoli del sistema che contesta?; e sugli scontri – è davvero negli interessi del movimento questa modalità di contestazione? Sulla gestione del corteo ha pesato il tentativo di egemonia esercitato da Uniti per l’Alternativa, che ha cercato di sovradeterminare un movimento ancora nascente senza averne la capacità organizzativa e programmatica. L’egemonia è un progetto politico che assorbe e incanala le potenzialità plurali. A fronte della radicalità della crisi, quali risposte, quali parole d’ordine erano proposte? L’indignazione di massa l’ha auspicata a Matrix Paolo Bonolis. La dittatura della finanza che uccide i diritti la denuncia Cirino Pomicino. No alla Bce, a Draghi, a Trichet lo stanno dicendo i duri del liberismo governativo, da Martino a Straquadanio. Davanti all’assenza percepita di futuro non basta dire «No Bce», se non si assume in concreto la proposta di praticare il diritto all’insolvenza da parte di uno Stato o un ente locale. Se questa proposta viene taciuta per giochi di mediazione politica, resta solo l’illusione che lo strapotere della finanza si combatta spaccando i vetri della Goldman Sachs. Non si evocano i simboli invano, e non si trasformano le cose in simboli, perché i simboli hanno il malvezzo di prender vita autonoma – e chi fa ricerca filosofica dovrebbe saperlo. Hic Rodhus, hic salta.

Sugli scontri: a cosa fanno segno? Il 14 dicembre scorso ci ha mostrato la novità dal “pischello riottoso”, soggetto del tutto nuovo, sfuggente, irrappresentabile: rieccolo, sotto altre forme. Qualunque forma organizzativa abbia assunto, questo pischello parla di una rabbia, di una violenza, di una criticità (nel senso letterale del termine: del punto prossimo di deflagrazione) diffusa, che è destinata ad aumentare. Eccede un movimento che non coincide con la somma delle sue componenti organizzate. Si manifesta in forme politiche di mera reattività, resistenziali? È passibile di “delirio soggettivistico”? Vero. Ma è il sintomo di una malattia, e il movimento (scrive Bifo) non è un prete né un giudice: è un medico che non giudica la malattia, la cura. Decidere che la malattia non esiste decretandola “estranea” o “fascista” è facile. Che sia anche utile, è tutto da dimostrare. Utile sarebbe invece domandarsi, come fanno i Wu Ming, perché a questa generazione non abbiamo saputo diffondere una visione più articolata e strategica dello scontro sociale. Per parte di questi ragazzi la lotta è solo scontro. Il conflitto è vissuto con modalità da stadio (e qui bisognerebbe riprendere le ricerche di Valerio Marchi sul mondo ultras): quindi lotta fisica, tattica, armamenti, velocità, mordi-e-fuggi. Se porti a casa la pelle hai vinto: fine della storia. È il problema di un filo tra generazioni che si è interrotto, e ha interrotto la trasmissione dei saperi parziali, di classe: delle pratiche di lotta, in una parola. Non basterà il lavoro di una generazione a ricucirlo, questo filo: ma è necessario cominciare.

Come? In primo luogo, sarebbe bene chiudere con i Grandi Eventi Epocali e con i “palazzi del potere” come obiettivo finale: che i movimenti vengano liberati dalla necessità di “andare a Roma” e di assoggettarsi a pratiche e mediazioni i cui esiti sono noti in partenza. E ragionare sull’esaurimento della forma-corteo. Serve un’autocritica radicale, da parte di tutti: che le organizzazioni politiche si mettano al servizio – nei termini di agenzie di servizio ed elaborazione – dei movimenti, delle piazze davvero plurali nei tempi, nei luoghi e nei modi. Che la malmasticata nozione di egemonia non sia più declinata in termini di sovradeterminazione delle pratiche altrui. Ci sono ampi spazi politici che si aprono tra la politica delle mediazioni e il culto del riot: bisogna agirvi dentro, prima che queste praterie si trasformino in deserti. Perché quando il deserto crescerà, servirà a poco maledire chi favorisce i deserti. È prossima l’edizione italiana della serie Game of Thrones, tratta della saga di G.R.R. Martin: suggerirei di studiarne le dinamiche che portano i soggetti alla catastrofe senza rendersene conto. Come dicono laggiù, a Winterfell: Winter in coming.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

15 ottobre15ottobreroma

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: bilancio delle due manifestazioni nazionali di sabato 21 giugno contro guerra, riarmo e genocidio

Sabato 21 giugno, a Roma, si sono svolte due manifestazioni nazionali contro la guerra, il riarmo e il genocidio a Gaza.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Roma: Manifestazione nazionale no dl sicurezza. “Alziamo la testa contro lo stato di paura”.

Sabato 31 maggio migliaia di persone si sono radunate a Roma per manifestare contro il nuovo DDL sicurezza.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Manifestazione nazionale contro il riarmo, la guerra e il genocidio in Palestina: 21 giugno a Roma

La data per la manifestazione nazionale a Roma contro il riarmo e la guerra è stata individuata nel 21 giugno, poco prima che si tenga il summit NATO all’Aja dal 25 al 25 giugno sulla Difesa e la spesa militare.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Roma: il DL Sicurezza approda alla Camera. Cariche contro il corteo dei movimenti

AGGIORNAMENTO LUNEDì 26 MAGGIO POMERIGGIO – Alla Camera il governo ha aubito posto la fiducia sul Dl Sicurezza. Sempre a Roma la rete “A Pieno Regime – no Dl Sicurezza” oggi pomeriggio si è ritrovata in Piazza Barberini per raggiungere il Parlamento, trovandosi però davanti uno sbarramento poliziesco su via del Tritone, che ha impedito […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Roma: attacco sionista al CSOA La Strada

Ennesimo attacco sionista al CSOA La Strada. Questa volta più pesante degli altri perchè non essendo riusciti ad entrare nel centro sociale hanno messo un ordigno all’entrata cercando di sfondare il portone. Un quandrante di città quello di Roma  su che vede già ormai da tempo agire i sionisti della Brigata T (cosi si sono […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendiamo Quarticciolo dal modello Caivano

Il 23 dicembre scorso il governo ha approvato un decreto che individua sei periferie in Italia in cui esportare il modello Caivano. Sono stati stanziati 180 milioni di euro in tre anni ed è previsto un commissario straordinario a cui è affidato il compito di individuare gli interventi strutturali necessari in determinati quartieri: sgomberi, polizia […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

«Vogliamo uno spazio largo contro l’idea di governo delle città che ha la destra»

Ripubblichiamo questa intervista fatta ai compagni e alle compagne di Quarticciolo Ribelle in vista dell’assemblea cittadina che si terrà sabato 18 gennaio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Comunicato degli studenti e studentesse romane a seguito del corteo per Ramy

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato degli studenti e delle studentesse che a Roma sono scese in piazza per Ramy, originariamente pubblicato dal collettivo Zaum in risposta alle dichiarazioni di media e politici.