La Francia prolunga lo stato d’emergenza post-Bataclan
Il primo ministro Manuel Valls ha suggerito l’estensione affermando che il provvedimento “consentirà una migliore risposta nei confronti della minaccia terroristica” soprattutto in relazione ad Euro 2016, in programma dal 10 giugno al 10 luglio.
Lo stato di emergenza, che avrebbe dovuto concludersi il 26 maggio, espande i poteri di polizia nell’effettuare arresti e perquisizioni. La misura, che dovrebbe essere presentata al gabinetto francese nei prossimi giorni, dovrà essere approvata dal Parlamento. Negli scorsi mesi 3500 perquisizioni e 400 arresti sono stati compiuti dalla polizia francese approfittando del nuovo quadro legislativo.
Gli attacchi di Parigi, che hanno ucciso 130 persone, sono state la causa detonante dello stato d’emergenza, messo più volte sotto accusa in queste settimane dai manifestanti che stanno dando vita al movimento NuitDebout. Lungi infatti dall’aver eliminato alcun rischio rispetto al ripetersi di eventi come quelli del Bataclan, lo stato d’emergenza non ha fatto altro che peggiorare le vite quotidiane dei francesi sottoposti ad ogni genere di controllo e di presenza poliziesca sul territorio, come hanno potuto sperimentare sulla propria pelle gli stessi manifestanti che si opponogon alla Loi Travail.
Martedì scorso, intanto, le autorità belghe hanno dichiarato di aver raccolto prove che suggeriscono come nuove reclute vicine all’IS stiano cercando di tornare in Europa per effettuare nuovi attacchi. Il Belgio, che è stato bersaglio di attacchi lo scorso 22 marzo, mantiene il suo allarme terrorismo al secondo livello più alto ad un mese di distanza dagli attacchi contro il suo aeroporto e una stazione della metropolitana che uccisero 32 persone. La soluzione delle autorità alla minaccia terroristica rimane quindi unicamente rivolta all’approfondimento della gestione poliziesca del territorio, affiancata dall’irrigidimento delle proprie frontiere e dall’imbarcarsi (vedi Libia) in nuovi interventi militari che altro non faranno che esacerbare la situazione.
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