La lotta dei risparmiatori truffati bussa a casa Boschi
Fin dalle prime ore del mattino Laterina era completamente militarizzata, con schieramenti di polizia, carabinieri, guardia di finanza e addirittura la guardia forestale a presidiare, oltre alla casa di padron Boschi, le strade di accesso al paese e la piazza principale, dove si è svolta la manifestazione. Le auto di molti risparmiatori sono state fermate, ma nulla può fermare la rabbia e la determinazione di chi è stato duramente colpito nei suoi risparmi e nelle sue forme di vita.
Radunatisi nella piazza centrale, con cartelli e bandiere, è stato esposto sul muro uno striscione di una decina di metri con la scritta: “Decreto Salva-Boschi: vergogna!”. Nel frattempo, sono state bruciate delle insegne di carta con il simbolo del Partito Democratico, nemico numero uno dei risparmiatori e di chi vive del proprio lavoro.
Al termine della messa i risparmiatori sono entrati in chiesa: il prete, dopo aver consultato il questore, ha rifiutato la benedizione a chi è stato espropriato dei risparmi. Evidentemente è ben vivo il ricordo del precedente parrocco, allontanato proprio per aver benedetto i risparmiatori contro il salvabanche nella scorsa primavera. Poco male: i risparmiatori hanno preso parola in chiesa e si sono benedetti da soli, ricordando coloro che a causa del decreto hanno perso la vita. Da sottolineare anche la solidarietà degli abitanti del piccolo paese, contro il feudatario Boschi e i suoi servitori in divisa.
Negli interventi conclusivi, oltre a ribadire le ragioni e la grande determinazione di una mobilitazione che va avanti da quasi un anno, è stata indicata la costruzione di un no sociale al referendum come decisiva occasione per cacciare il governo Renzi. Sono stati confermati i prossimi appuntamenti coordinati tra i risparmiatori in lotta in Toscana, Emilia e Veneto, innanzitutto una grande manifestazione a Pontassieve il 22 ottobre, per andare a prendere a casa il “bomba” Renzi.
Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.