No Tav Pisa – La solidarietà che ci piace
Ieri in consiglio comunale si è consumata una vergogna annunciata; è stata respinta la mozione di solidarietà a Marta Camposano, l’operatrice sociale fermata, picchiata e molestata dalle forze dell’ordine durante la manifestazione NoTav del 19 luglio in Valsusa.
La mozione in questione era in risultato di oltre quattro ore di mediazione, nel precedente consiglio comunale, fra chi l’aveva proposta e le forze di maggioranza per giungere ad un testo condiviso. Al termine del consiglio però i consiglieri del Partito Democratico avevano votato contro la proposta di inversione dell’OdG, che avrebbe permesso di votare subito la mozione (in tempi utili per il primo interrogatorio di Marta, tenutosi venerdì scorso), scatenando così, in reazione, l’occupazione del consiglio comunale da parte dei NoTav.
Nella seduta di ieri i consiglieri del Partito Democratico hanno dato infine voto contrario alla mozione il cui testo definitivo, lo ripetiamo, era frutto anche del loro operato. Si è trattato quindi di una mera ripicca, una vendetta giocata sul corpo di una ragazza, per ciò che era accaduto la settimana precedente. La bassezza di questo gesto e l’assenza di coerenza e di morale nei consiglieri comunali della maggioranza assumono tratti inequivocabili.
Forti della consueta alleanza col PDL hanno quindi negato la solidarietà a Marta; ma in questa settimana, lontana dai teatrini di Palazzo Gambacorti, la solidarietà vera si è mossa con forza; le centinaia di firme raccolte per l’appello di sostegno a Marta da parte di singoli ed associazioni, pisane e non, dalla Casa della Donna all’Arciragazzi; le decine e decine di firme raccolte tra gli operatori sociali, i suoi colleghi; le migliaia di persone che sui social network stanno diffondendo la campagna di solidarietà #senonconmartaquando, composta fino ad ora da oltre quattrocento foto (ma la cifra cresce a vista d’occhio) arrivate da tutta Italia (ma anche dalla Palestina e dall’America Latina).
Da una parte quindi l’abbraccio di migliaia di persone che vogliono far sentire la loro vicinanza a Marta, ringraziarla per il suo coraggio; dall’altra il rifiuto dei politicanti, che per difendere i propri interessi di partito sono disposti a calpestare il corpo e la dignità di una loro concittadina.
La distanza sembra sempre più incolmabile.
NoTav Pisa
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