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La Take the Square Parade invade le strade di Bologna!

Continua il maggio di mobilitazione bolognese. Dopo il corteo autorganizzato del Primo Maggio, anche sabato centinaia di persone sono scese in piazza in una giornata di lotta transnazionale che ha visto in Spagna ad esempio migliaia di persone invadere Madrid. Una giornata che ha visto come focus la zona universitaria, un territorio attraversato giorno dopo giorno dalla quotidianità della vita studentesca, che ieri però ha avuto contenuti molto diversi da quelli usuali.

Dopo il blitz mattutino al Pincio, con lo srotolamento di striscioni che informavano la città di quella che sarebbe stata una giornata piena di iniziative contro la crisi, già dalle 17 la performanceMicroresistence” informava la zona universitaria che ieri si sarebbero parlati i linguaggi dell’opposizione al governo Monti e alle politiche di austerity sempre più osteggiate dalle popolazioni europee. Su materiali di recupero, alcuni artisti guidati dal cinese Ma YongFeng hanno realizzato cartelli e striscioni con slogan contro la dittatura della finanza globale.

E’ seguita la “Take the square parade!” che ha attraversato le strade di Bologna per poi riversarsi in Piazza Verdi fino a tarda serata. Uncorteo che ancora una volta ha ribadito la ferma opposizione al governo delle banche e alle politiche di austerity che con il ricatto del debito ci vengono imposte.

La prima azione viene effettuata solo dopo pochi metri per esprimere l’opposizione ai test Invalsi, una prova ministeriale che da un lato rappresenta un meccanismo di controllo degli studenti, dall’altro è l’ennesimo pretesto per tagliare ulteriori fondi alle scuole. Una grande scritta “No Invalsi” viene tracciata dal Collettivo Autonomo Studentesco sulle mura del provveditorato.

Mentre il corteo cresceva metro dopo metro diverse sono state le banche sanzionate con vernice, scritte e attacchinaggi. Dopo un’altra grande scritta contro il governo Monti sotto le Due Torri, il corteo si è diretto verso Piazza Verdi, dove ai piedi un grande striscione che recitava “Que se vayan todos!” centinaia di persone hanno animato la piazza fino a tarda serata.

Anche qui l’ennesima azione muraria: una grande murales “Zona Nostra, Zona Antifa” è apparso sui muri della piazza a ribadire che in zona universitaria non c’è spazio per fascisti o ciellini, ma quelle strade sono di chi, con pratiche di autorganizzazione, le vive quotidianamente. Un saluto è andato inoltre a Stefano Tassinari, artista recentemente scomparso e simbolo di quella Bologna che viveva in un profondo abbraccio tra lotte sociali e produzione culturale, omaggiato con uno striscione ed una parte di murales.

Tantissimi artisti di reggae,hip-hop,elettronica hanno collaborato alla creazione dell’evento, suonando dal camion e poi in piazza Verdi, in una serata che ha fatto emergere la ricchezza di quella Bologna underground che giorno dopo giorno continua ad impedire che la zona universitaria sia completamente desertificata. A loro va il merito di continuare a rendere Bologna una città viva e attrattiva dal punto di vista artistico, alle lotte a necessità di espandere sempre più questa situazione!

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