Livorno: la rabbia delle famiglie occupanti e sotto sfratto. Occupata la sede di Casalp
Motivo dell’occupazione la situazione di stallo che si è venuta a creare in merito al futuro del blocco della Chiccaia a Shangai. Notizia di questi giorni che le prime trenta famiglie hanno iniziato i trasferimenti presso gli alloggi della Padula (che inizialmente sarebbero serviti per le graduatorie ERP). Alcuni inquilini testimoniano che operai dell’Enel hanno inziato i lavori di interruzione della corrente elettrica ad alcuni appartamenti vuoti. Se fosse confermato sarebbe un chiaro segnale che dimostrerebbe la mancanza di volontà in merito ad un riutilizzo temporaneo degli appartamenti.
Nonostante le pressanti richieste nessuna notizia ufficiale è trapelata durante la mattinata. I dirigenti Casalp, dal canto loro, accusano di immobilismo la giunta comunale. Mentre da fonti non ufficiali alcuni appartenenti al movimento 5 stelle accusano a loro volta gli uffici tecnici di Casalp di non collaborare abbastanza.
Di fronte ad un disagio abitativo crescente non è possibile pensare di non utilizzare immediatamente, in via temporanea, i 126 alloggi pubblici della Chiccaia. Solo nel mese di giungo sono previsti circa 40 sfratti per non parlare delle centinaia di famiglie che ancora vivono in alloggi di fortuna. Il sindacato inquilini giudica irricevibili anche le proposte alternative che, in via informale, sembra siano sul tavolo degli uffici tecnici. La ristrutturazione di casa Firenze , abbandonata al degrado per essere venduta e ultimamente ripresa in considerazione ( un milione e trecentomila euro la stima del costo dei lavori e anni per la loro esecuzione) più un pugno di alloggi della provincia e della Spil.
Le inziative per il riutilizzo della Chiccaia andranno avanti anche nelle prossime settimane. Di seguito il volantino distribuito oggi:
Riutilizzo immediato del blocco della Chiccaia
In questi giorni alcune famiglie abitanti della Chiccaia saranno finalmente trasferire negli alloggi della Padula. Il blocco della Padula è stato costruito per ospitare famiglie assegnatarie tramite graduatoria ERP ma successivamente è stato destinato a “coprire” le esigenze dei piani di recupero. Non contestiamo la legittimità dei trasferimenti in alloggi nuovi ma NON ACCETTEREMO che il palazzo della Chiccaia, che ospita al suo interno 126 alloggi, sia lasciato vuoto fino al giorno della demolizione. A fronte di un disagio abitativo crescente qualsiasi alloggio pubblico DEVE essere messo a disposizione delle famiglie in difficoltà.
Con il presidio di stamani pretendiamo risposte certe sul futuro del blocco della Chiccaia e intimiamo la dirigenza e gli uffici tecnici di Casalp a non procedere con la sistematica distruzione degli impianti (idraulico ed elettrico) degli alloggi di volta in volta liberati.
Intimiamo la dirigenza e gli uffici tecnici di Casalp a non procedere con la chiusura definitiva degli alloggi e chiediamo che gli stessi siano immediatamente consegnati temporaneamente alle famiglie sotto sfratto o che vivono da tempo in alloggi di fortuna.
Sindacato Inquilini Asia-Usb
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