Livorno. Rioccupato il cantiere di via Giordano Bruno
Qualche settimana fa il comitato diritto alla casa, composto da numerose famiglie sotto sfratto per morosità incolpevole, decise di occupare un blocco di case popolari situato in via Giordano Bruno. Un gesto forte per protestare contro le politiche abitative del comune e i cosiddetti piani di recupero. Dopo l’occupazione la giunta si era impegnata a rivedere i piani prevedendo l’assegnazione temporanea di alcuni alloggi prima del loro abbattimento.
Il cantiere in via Giordano Bruno era stato allestito in fretta e furia perché a loro dire qualsiasi ritardo avrebbe causato la perdita dei finanziamenti. Cosa è successo subito dopo? Il cantiere è fermo da 10 giorni, nessun operaio sta proseguendo i lavori.
La giunta non ha rispettato le promesse dicendo che era impossibile prendere decisioni di questo tipo a fine mandato. Contemporaneamente vengono alla luce i dettagli di un protocollo firmato da comune, Casalp e Cassa Depositi e Prestiti che prevede un enorme finanziamento da 25 milioni di euro e un progetto di “recupero” urbano dei quartieri Fiorentina e Garibaldi. 25 milioni di euro e nessuna casa popolare! Nessuna ristrutturazione dei vecchi blocchi, nessun progetto per l’emergenza abitativa. Solo abitazioni a canone concordato ( che può arrivare anche a 500 euro al mese) e alloggi in vendita.
Nessuno si è preso la responsabilità di assegnare qualche casa vuota e lasciata a marcire per l’emergenza abitativa ma un progetto speculativo enorme va avanti senza problemi. ( e rischia di andare avanti qualsiasi sia il risultato elettorale). Chi guadagnerà da questo progetto? A chi andranno gli appalti? Visto l’atteggiamento della giunta il comitato ha deciso di tornare in via Giordano Bruno e rioccupare il blocco di case popolari .
Ormai è evidente che non c’è nessuna urgenza di abbatterle. Ma potrebbero essere ristrutturate e assegnate.
Esiste l’urgenza di dare risposte immediate alle centinaia di famiglie che vivono un disagio abitativo.
Esiste l’urgenza di dare una risposta concreta a tutte le famiglie che da anni sono in graduatoria per una casa popolare.
Esiste l’urgenza di dare una risposta a tutti gli attuali inquilini che vivono nei quartieri popolari spesso in alloggi fatiscenti e mai ristrutturati. Senza spazi comuni, senza aree verdi, senza veri servizi per il quartiere.
Esiste l’urgenza di costruire nuove case popolari e non interi palazzi, di fatto, privati utilizzando soldi pubblici.
Comitato diritto all’abitare Ex Caserma Occupa
Demolizione eternit
Abbiamo fatto un veloce sopralluogo e abbiamo subito notato come , a differenza di quanto detto Casalp, la falsa ” demolizione” sta interessando anche le numerose tubature di eternit, alcune sono state demolite insieme alla muratura sprigionando polveri cancerogene per gli abitanti vicini.
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