L’unità dei lavoratori in lotta all’Ikea di Piacenza [interviste]
O tutti o nessuno! Sono le parole di chiusura dell’assemblea del presidio davanti all’ikea piacentina. I lavoratori che da mesi si oppongono alla gestione delle diverse ore di lavoro (chi costretto a fare straordinari chi invece lavora meno delle ore stabilite dal contratto nazionale) sono davanti ai cancelli al presidio che hanno costruito. Leggono i giornali e parlano della giornata del 2 Novembre, in attesa del nuovo incontro con l’azienda che si terrà lunedì. Lunedì infatti capiranno se tutti potranno rientrare o alcuni di loro saranno esclusi perché fra i più attivi nella mobilitazione. In quel caso come ha dichiarato un lavoratore a fine assemblea entreranno tutti o non entrerà nessuno.
Il dato che emerge da questa lotta è la solidarieta che forse molto spesso quando si parla di lavoro siamo abituati a non considerare. Nonostante la diversificata composizione degli operai per età e provenienza, in molti erano al loro fianco durante i blocchi: dagli studenti ad altri lavoratori del settore della logistica.
Nelle prossime ore e a seconda di cosa accadrà lunedì i lavoratori decideranno come muoversi, ma una parola d’ordine se la sono data: o tutti ritornano nel loro posto di lavoro con equita di salario e pari diritti, o nessuno rientrerà in azienda, fino a quando i loro diritti non saranno garantiti.
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