Milano, ZAM sotto sgombero da questa mattina
aggiornamento: Come preannunciato a fine mattinata, verso le 18 un corteo di un centinaio di persone si è diretto verso Palazzo Marino per chiedere un incontro con il sindaco della città Pisapia, responsabile dello sgombero di questa mattina. Un ingente schieramento delle forze dell’ordine a protezione dell’edificio ha impedito con ripetute cariche, di far entrare gli studenti, i precari e gli attivisti che questa mattina si sono visti privati del loro spazio. Le violenti cariche hanno portato ad un bilancio di diversi feriti. Mentre fuori non vi era alcuna intenzione di andare via, la piazza continuava ad essere circondata da camionette della polizia, mentre del primo cittadino neanche l’ombra. La situazione ora sembra essere tornata tranquilla e la manifestazione si sta sciogliendo.
ore 13: i due occupanti saliti sul tetto sono scesi. Confermato l’appuntamento delle 18 sotto il palazzo Comunale per portare la protesta contro lo sgombero di ZAM direttamente al sindaco Pisapia…
E’ iniziato questa mattina intorno alle 9 lo sgombero del centro sociale Zam di Milano, occupato circa due anni fa e sotto minaccia di sgombero da parte dell’amministrazione comunale ormai da alcune settimane.
Dal momento che lo sgombero era stato annunciato da tempo, questa mattina al loro arrivo gli agenti di polizia e carabinieri hanno trovato diverse persone all’interno di Zam pronte a resistere che si sono sedute per terra di fronte all’ingresso del centro sociale e hanno eretto una barricata con sedie, tavoli e inferriate portate fuori dallo spazio.
Dopo essersi avvicinata con decine di agenti in tenuta antisommossa, la polizia ha iniziato a trascinare via con la forza le persone presenti sul posto e ha chiesto l’intervento di una ruspa per abbattere la barricata che nel frattempo è stata data alle fiamme mentre gli occupanti lanciavano oggetti in direzione dei cordoni di polizia.
Un paio di persone hanno scelto di rimanere all’interno di Zam e sono salite sul tetto dello spazio da cui hanno calato uno striscione con scritto ‘Stay Zam, i sogni continuano’.
Verso le 10.30 la polizia ha fatto irruzione nel centro sociale ma non è ancora riuscita a raggiungere il tetto dove i due occupanti continuano a resistere col sostegno delle persone che nel frattempo hanno raggiunto via Olgiati per portare solidarietà. Gli occupanti chiedono di poter parlare con l’avvocato, di avere garanzia di poter rientrare dentro Zam a prendere tutto il materiale dello spazio e di avere accesso a informazioni chiare sulla destinazione che lo spazio occupato è destinato ad avere secondo i piani del Comune.
Il prossimo appuntamento di mobilitazione per la giornata di oggi è alle 16 a Porta Genova per raggiungere in corteo Palazzo Marino, dove alle 18 è convocato un presidio di protesta contro lo sgombero di questa mattina.
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