Muraglia solidale respinge sfratti al Galaxy, a Bologna continua la lotta per la casa!
E se il destino dell’ex-Telecom è di diventare un hotel di lusso per facoltosi clienti, nell’ambito del processo di gentrification del quartiere Bolognina, quello delle famiglie che lo occupavano è di tornare -secondo il Comune – alla condizione di senzatetto dopo 8 mesi di permanenza nella struttura.
Uno scenario inaccettabile che è stato respinto con determinazione dai tanti e dalle tante che oggi si sono ritrovate al Galaxy per impedire la messa in atto dello sfratto, obiettivo poi raggiunto. La lotta dovrà proseguire nei prossimi giorni ma anche nel lungo periodo, dato che altri nuclei sono sotto attacco a settembre e a marzo.
La mobilitazione era stata già accennata sia durante la giornata di lotta contro lo sgombero del Galliera di martedì scorso, sia nella partecipatissima assemblea che ieri sempre al Galaxy ha rilanciato in avanti la lotta del movimento per il diritto all’abitare cittadino.
Studenti, sindacalismo di base, comitati di lotta per la casa cittadini e tanti singoli e singole hanno espresso solidarietà agli sgomberati del Galliera e ribadito l’importanza di sostenere con ogni mezzo necessario la lotta per il diritto all’abitare nella nuova fase che si apre in seguito all’elezione della nuova giunta comunale.
Nei picchetti antisfratto, nella presenza nei quartieri, nella resistenza a nuovi possibili sgomberi andrà avanti una battaglia che necessariamente guarderà anche ad una fase in profonda trasformazione soprattutto per quello che riguarderà anche il piano nazionale.
Quello del Galaxy è un luogo importante per la lotta per la casa, che simboleggia allo stesso tempo una vittoria da parte degli occupanti, capaci di ottenere con il conflitto una soluzione per quanto transitoria al loro bisogno abitativo, ma anche un qualcosa costantemente da difendere data l’arroganza e il disprezzo sempre maggiore delle istituzioni verso le figure della povertà, accusate e attaccate proprio per la colpa di essere poveri, vittime di disoccupazione e crisi.
La rapacità e la presenza di troppi interessi a voler mettere le mani sui guadagni della gestione “emergenziale” del bisogno casa (ricordiamo che una stanza da 35mq al Galaxy costa 200 euro) dovrà allora essere affrontata con tutta la determinazione che alla speculazione vuole sostituire il diritto ad un tetto costi quel che costi, che agli sgomberi vuole sostituire la solidarietà delle muraglie popolari, che agli attacchi d’ogni tipo e da ogni direzione risponderà con nuovi passi in avanti nella lotta per ottenere casa, il reddito e la dignità!
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