Nei giorni scorsi forte è stata l’agitazione soprattutto nelle scuole superiori e nella zona universitaria bolognese; gli studenti medi del C.A.S. hanno declinato nelle scuole la campagna “Occupy the school” emersa dall’ultima assemblea nazionale della rete StudAut, mentre in università è nata la campagna “OccupyUniBO” che ha visto nei giorni scorsi azioni comunicative che hanno toccato gli esercizi commerciali della zona universitaria, fatto parlare le statue cittadine e infine portato all’occupazione temporanea dell’UniboStore, il centro di merchandising dell’università felsinea.

Obiettivo dell’agitazione portata avanti in questi giorni era lanciare il corteo delle 9 di mattina, quando in piazza San Francesco si concentreranno gli studenti medi delle scuole bolognesi, e quello delle 18, quando invece sarà Piazza Verdi a raccogliere la spinta proveniente dall’università per l’”OccupyUnibo Parade”. Ma tante altre sono le iniziative in città, variabili dalle processioni alle piazze tematiche per bambini..

La spinta che arriva negli ultimi giorni dal mondo della formazione anglosassone, con la grande giornata di lotta degli studenti londinesi e la notizia dell’occupazione di Harvard negli States, fa capire come sia proprio dagli studenti che necessariamente deve ripartire quella spinta generalizzata al conflitto che sappia virare dall’opposizione al governo Berlusconi a quella al sempre più vicino governo Monti, se possibile ancora più subdolo nell’applicare lettera per lettera le direttive che arriveranno dalle istituzioni finanziarie internazionali. Studenti che ovviamente devono calarsi sin da subito in una dimensione metropolitana, e verso il 17 novembre, giornata di mobilitazione che già rimbalza in tutta Italia, sarà fondamentale attrezzarsi per questo passaggio..

Riportiamo qui il video di lancio della giornata di domani “11.11.11 OccupyBologna, Occupy Everywhere” a cura del Lab.Com., laboratorio di comunicazione attivo nell’università bolognese: