Opposizione sociale in piazza per una Bologna libera dal Piano Casa!
Una resistenza che non vuole essere solo quella finalizzata alla difesa delle occupazioni già realizzate dalla Bologna meticcia e solidale in via De Maria e Mura di Porta Galliera; ma che si vuole allargare, come ribadito dai diversi interventi, al campo complessivo del diritto all’abitare e della riappropriazione di fette più ampie di ricchezza sociale. Questo intersecandosi anche agli altri conflitti che si danno in città; la data del 16 ottobre, quella di sciopero sociale lanciata in Valle di Susa quest’estate, è già stata assunta anche dal percorso di lotta su casa e abitare come centrale.
Diritto alla residenza, e a cascata all’istruzione ed alla sanità: queste le rivendicazioni di un presidio che ha più volte ricordato come la negazione di questi diritti sia conseguenza della volontà di ridare forza ai processi di speculazione (leggi ad esempio questione dell’housing sociale); e di farlo attraverso l’attacco frontale a chi decide di organizzarsi da sé senza aspettare le promesse governative. La prospettiva dell’autorecupero alla questione abitativa è stata più volte ribadita come sicuramente più credibile di quella che si vorrebbe costruire tramite svendita del patrimonio immobiliare, nuove colate di cemento e difesa dello sfitto.
A far parte dell’iniziativa anche gli studenti e le studentesse reduci dall’occupazione dello Studentato Occupato Taksim, esperienza di lotta attaccata lo scorso maggio con uno sgombero che ha affermato la volontà di tornare presto a prendersi lo spazio che merita in una zona universitaria dove l’emergenza affitti è sempre più in crescita. Dopo un’intensa mattinata di cori e comunicazione alla città, il presidio si è tramutato in un minicorteo che ha attraversato via Indipendenza, prima di sciogliersi all’altezza dell’autostazione.
Il comunicato di Social Log:
In occasione del tavolo di discussione sulla questione abitativa, instaurato dall’amministrazione comunale, per elaborare soluzioni all’emergenza casa, stamattina come Social Log abbiamo tenuto un presidio in piazza maggiore (davanti palazzo D’accursio) per continuare la mobilitazione nazionale contro il piano casa e l’articolo 5.
Dopo 3 ore di presidio, ci siamo mossi in corteo fino a piazza XX settembre per portare in città le motivazioni che ci hanno spinto a dare continuità alla battaglia contro il piano casa per rivendicare il diritto alla maternità, all’infanzia, all’istruzione, alla salute e alla dignità che l’articolo 5 ha strappato via dalla vita di tantissimi uomini e donne che ha causa della perdita del lavoro hanno perso la casa.
Con oggi abbiamo voluto ribadire ancora una volta che il governo Renzi con il suo piano casa non ha fatto altro che aggravare la situazione dell’emergenza abitativa esistente in questo paese. L’attacco alle occupazioni, operato dall’articolo 5 del piano casa, con l’impossibilità di allacciare le utenze e non ricevere la residenza si sta traducendo in una più ampia offensiva nei confronti di chi nella spirale della crisi si è trovato senza una tetto.
Ci chiediamo come sia possibile che il piano casa, per risolvere l’emergenza abitativa, attacchi chi una casa l’ha già trovata, contribuendo a riqualificare luoghi abbandonati e fette di quartieri in logoramento. Ci chiediamo come sia possibile che l’articolo 5 del piano casa, pensi di risolvere qualcosa impedendo a migliaia di donne, uomini e bambini di vivere con dignità, togliendogli il diritto ad istruirsi e alle cure sanitarie specialistiche, sopprimendo così diritti inviolabili. Ci chiediamo come sia possibile non accorgersi della sofferenza generata dalla crisi e la devastazione sociale che sta producendo.
Noi a questo attacco risponderemo come sempre hanno fatto i movimenti di lotta per la casa, con il coraggio e la resistenza di chi non ha più nulla da perdere, lotteremo insieme per riprenderci dignità, reddito ed una casa. Diamo quindi appuntamento alle prossime iniziative di lotta contro il piano casa e l’articolo 5 e rilanciamo all’appello allo sciopero sociale metropolitano per il 16 ottobre promosso dai movimenti per il diritto all’abitare e contro l’austerità in tutta Italia.
Social Log
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