Parte la campagna “Guernica senza spazio…Guernica in tutta la città!”
Oggi, 12 maggio, a due giorni dallo sgombero dell’ex cinema scala e della casa occupata di Marzaglia, inizia il percorso di lotta del Guernica che porterà alla conquista di un nuovo spazio sociale.
Nel pomeriggio, raccogliendo gli spunti dell’affollata assemblea pubblica post sgombero, una cinquantina, tra militanti del Guernica e frequentatori della palestra popolare Etm hanno costruito il primo allenamento all’interno della città, occupando piazza Matteotti e trasformandola per circa due ore nella palestra del Guernica.
L’iniziativa fa parte di un percorso pubblico che porterà la vita dello spazio sociale, dei laboratori legati ad esso, assieme alle iniziative culturali ad esprimersi al centro della città, nelle piazze e nelle strade, per contrastare da vicino le politiche repressive e securitarie della giunta modenese targata Pd, ma anche per ribadire la necessità di uno spazio libero come il guernica in città.
Il primo allenamento in piazza della palestra popolare ha raccolto da subito la curiosità e la simpatia della cittadinanza, che fermandosi ha avuto la possibilità di capire il senso dell’iniziativa ed esprimersi solidale con essa e con il guernica tutto.
In serata, una ventina di militanti e le famiglie occupanti legate al progetto Prendocasa, hanno simbolicamente interrotto una conferenza pubblica del Pd, presso il circolo di cognento, che vedeva presenziare l’assessore alle politiche economiche Pini.
L’obbiettivo dell’azione era quello di porre dei quesiti tutti politici all’assessore, in merito alla gestione delle risorse economiche del Comune relazionandole alle politiche abitative, mostrando anche alla base presente l’arroganza e la prepotenza di una giunta comunale che non si fa problemi a lasciare per strada famiglie e minorenni.
L’assessore, di fronte alle critiche espresse dagli attivisti, è parso imbarazzato e titubante, e dopo un primo tentativo di risposta, che si articolava sulla necessità di ripristinare la legalità, non ha saputo far di meglio che tacere.
I ripetuti e evidenti segnali che i presenti alla conferenza hanno mandato all’assessore, affinchè si facesse carico delle critiche ed esprimesse una posizione minimamente condivisibile sono stati traditi dall’incapacità di Pini, e quindi della giunta, di esprimere una risposta politica facendo a meno di sgomberi, sfratti e polizia.
L’imbarazzante silenzio dell’assessore ha motivato i giovani del Guernica e le famiglie occupanti, mostrando come a Modena il Pd sia un gigante con i piedi d’argilla e come sia alta la paura di una classe dirigente che ha troppi scheletri nell’armadio per reagire con serenità a ripetuti attacchi frontali portati dal Guernica.
La giornata di oggi è solo l’inizio di una campagna che porterà il guernica in tutta la città e che proseguirà sabato 14 alle ore 16 presso il Lab. Scossa di via carteria 49, per costruire una presenza comunicativa ma determinata all’interno della notte bianca; domenica alle ore 16 pomeriggio solidale con le famiglie sgomberate presso l’ex scuola di Marzaglia alla quale sono stati posti i sigilli.
Infoaut Modena
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