Pisa. La dignità non si arresta! Il 31 ottobre c’eravamo tutti!
Partendo dalle giornate romane di ottobre nei territori si è rafforzata un’opposizione sociale ai politiche di austerità che ci vorrebbero condannare a una vita precaria fatta di sacrifici e senza dignità. Questa spinta è cresciuta dal basso del corpo sociale e si è concretizzata in lotte sempre più diffuse e massificate nei territori. Tutte queste nuove lotte hanno sentito l’esigenza di continuare ad organizzarsi e svilupparsi nell’assemblea nazionale tenutasi a Roma domenica 9 febbraio. Qui sono state decise tante nuove date di mobilitazione e conflitto per la primavera, aventi come culmine quella del 12 aprile in vista del meeting europeo sulle politiche giovanili.
Ma nella mattinata di oggi un’operazione politico giudiziaria coordinata dalla digos ha provato a fermare questo nostro processo di resistenza che ci mette in gioco collettivamente e che parla a chi non è più disposto a subire la crisi in questo paese. Sette compagni tra Roma e Napoli sono stati costretti agli arresti domiciliari, altri dieci hanno ricevuto l’obbligo di firma. I fatti contestati riguardano la giornata di lotta romana del 31 ottobre, un’importante tappa dopo la grande mobilitazione del 19, dove la polizia impedì ai manifestanti che contestavano la conferenza Stato-Regioni di muoversi per la capitale.
Gli arresti a notissimi compagni sono di una gravità inaudita. Servono solo a tentare preventivamente di ostacolare il PROCESSO DI CRSCITA E DI CRITICA di un movimento di massa.
Anche a Pisa, dove per il diritto alla casa e contro le politiche di austerità interi quartieri iniziano a ribellarsi, abbiamo convocato un presidio di solidarietà in Logge dei Banchi per le 18,00.
La sollevazione continua!
La lotta per la casa non si arresta: le uniche politiche del governo sono quelle di tagliare e privatizzare le risorse pubbliche. “Se non ci date risposte continueremo a combattere ancora con più forza”: è questa determinazione nel costruire un movimento di massa che spaventa istituzioni e grandi capitalisti. Gli arresti di oggi hanno a che fare con il maldestro e vigliacco tentativo di intimidire e frenare chi organizza nei fatti un’alternativa alla logica speculativa che vede milioni di persone in emergenza sociale ed abitativa e un’elite politica e finanziaria sempre più ristretta arricchirsi. Una repressione nei confronti di chi osa immaginare, progettare e costruire una risposta sociale di massa a partire dai picchetti antisfratto, dalle occupazioni di case, dalla contestazione di leggi e provvedimenti che stanno impoverendo la stragrande maggioranza della popolazione.
Verso il 12 aprile migranti, sfrattati, occupanti, studenti, precari ci ritroviamo ancora uniti dal grido “una sola grande opera: casa e reddito per tutti”. Ed è questa pretesa che continueremo a portare avanti in tutte le prossime mobilitazioni senza farci intimorire dagli attacchi della controparte che non testimoniano altro che la paura che i movimenti sociali incutono. Non saranno denunce, misure cautelari e arresti a fermarci!
Paolo, Luca, Mattia, Marco, Otmani, Ivano, Federico liberi subito!
Vogliamo il blocco degli sfratti subito!
Vogliamo l’assegnazione del patrimonio pubblico sfitto!
Vogliamo la tassazione delle rendite immobiliari e finanziarie e la redistribuzione della ricchezza sociale!
Zona Autonoma Pisana
Prendocasa – Collettivo Universitario Autonomo – Collettivo Autonomo Studenti Pisani – Newroz
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