InfoAut
Immagine di copertina per il post

Pisa. Se resistere agli sfratti è “diseducativo”…

Fabio e Riccardo hanno lo sfratto per morosità: a causa della riduzione delle ore di lavoro o della perdita di un componente del proprio nucleo familiare non sono più riusciti a pagare l’affitto che, in uno dei casi, era addirittura di 700 euro. Gli sfratti sono stati respinti e rinviati.

Martedì 14 marzo Fabio, Riccardo e il comitato che li sostiene, il Progetto Prendocasa, hanno incontrato in una prima sede l’Ufficio Casa e la Società della Salute. I servizi sociali infatti sono al corrente della situazione. Alcune proposte avanzate dagli inquilini sotto sfratto sono state accolte, come ad esempio la ricerca di alloggi tramite l’Agenzia Casa e l’indennità di occupazione. Queste proposte sostenute dal Comitato di lotta per la casa hanno risolto il problema abitativo di decine di famiglie sotto sfratto in questi ultimi anni, non senza però lottare per ottenere soluzioni dignitose come l’assegnazione di alloggi popolari passando dal rifiuto dell’ospitalità temporanea nei dormitori, unica proposta fatta dalle istituzioni. Alla fine dell’incontro tecnico, sia i dirigenti pubblici che il Comitato Prendocasa si sono diretti dall’assessore Zambito che però, non ha voluto incontrare le famiglie accompagnate dall’associazione di lotta per la casa.

Questa situazione ci permette di fare alcune considerazioni sulla situazione generale, sia dal punto di vista sociale che politico. Con l’aumento della crisi economica le famiglie stanno subendo una diminuzione di lavoro e di conseguenza i redditi attuali non consentono più di pagare il costo degli affitti che invece non si sono abbassati, anzi, i proprietari di case, agevolati dal libero mercato, possono imporre qualsiasi prezzo, infischiandosene anche del valore effettivo degli immobili. Il problema degli sfratti è sempre meno marginale in quanto la crisi sta coinvolgendo nuovi soggetti che fino a qualche anno fa mai avrebbero pensato di ritrovarsi con l’ufficiale giudiziario e la polizia alla porta di casa o con le cartelle esattoriali ed il pignoramento nella cassetta delle lettere per il mutuo non pagato.

E se le famiglie lottano tutti i giorni per riuscire a vivere comunque in modo dignitoso, sacrificando tanto della propria vita, la politica taglia sui servizi che prima erano (più o meno) garantiti. L’importante per chi amministra è garantire gli interessi dei privati, dei proprietari e dei palazzinari. La rendita ed il profitto prima di tutto, prima del diritto ad un tetto sulla testa e garantendo ciò ad ogni costo con l’uso della violenza degli sfratti.

La partecipazione agli ultimi picchetti anti-sfratto ci dicono un’altra cosa: dietro la bandiera rossa “STOP sfratti, sgomberi e pignoramenti” che caratterizza le mattine ad aspettare l’ufficiale giudiziario, ci sono decine di persone che hanno deciso di non subire più questo dramma. Non solo il picchetto il giorno dello sfratto, ma la costante e quotidiana presenza negli uffici istituzionali, gli incontri dai servizi sociali, le assemblee e gli sportelli per il diritto alla casa stanno diventando momenti di lotta e forza collettiva. La consapevolezza di non essere più da soli è già forza e ripresa di fiducia in sé stessi che tolgono di mezzo sentimenti di imbarazzo, vergogna e di colpa.

Questo è ciò che spaventa l’assessore Zambito che con un vergognoso comunicato, a tratti isterico, ha espresso la propria volontà nel non volere più incontrare le famiglie che si presentano accompagnate dall’associazione Prendocasa. Già martedi scorso (14 novembre) inspiegabilmente l’assessore alla casa si rifiutò di incontrare Riccardo, in un incontro previsto per una mediazione tra inquilino e proprietario, perchè accompagnato da una delegazione del Comitato. Il giorno dopo, l’uscita del comunicato della Zambito, affermava che “Prendocasa reca danni agli inquilini” e che a loro (come se chi ha lo sfratto non avesse una propria coscienza )“viene inculcato nella testa che gli inquilini se la possono cavare organizzando un picchetto senza impegnarsi”. Oltre a questo, Ylenia Zambito ha dichiarato che “resistere allo sfratto e non uscire di casa è diseducativo”.

Affermazioni sbugiardate dai fatti: le famiglie che in questi giorni stanno lottando non solo sono riuscite a far rinviare gli sfratti guadagnando tempo prezioso ma stanno confermando una questione politica forte. Chi resiste e lotta acquisisce la consapevolezza di essere dalla parte giusta. Chi ha lo sfratto non se ne sta passivamente ad aspettare gli eventi organizzando un “semplice picchetto” ma concorre a tutti i bandi istituzionali proposti. Nonostante questo, se le uniche proposte degli assistenti sociali sono quelle di uscire ed andare al dormitorio, chiaramente le famiglie non possono accettarlo. Il problema quindi non sono le famiglie che lottano, ma gli strumenti inefficaci ed i fondi limitati che vengono proposti dalla stessa Zambito.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cuba: blackout ed embargo

Cuba attraversa la sua maggiore crisi energetica, con la pratica totalità dell’isola e con 10 su 11 milioni di abitanti privati di elettricità.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Movimento No Base: Fermarla è possibile. Prepariamoci a difendere la nostra terra!

Da mesi le iniziative e le mobilitazioni contro il progetto strategico di mega hub militare sul territorio pisano si moltiplicano in un contesto di escalation bellica in cui il Governo intende andare avanti per la realizzazione del progetto di base militare.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sanità: dalle inchieste torinesi al G7 Salute di Ancona

Due approfondimenti che riguardano la crisi sanitaria per come viene messa in atto dalle istituzioni locali e nazionali.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui!

Alberto non c’è più, ma la lotta è ancora qui.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Comunicato del cs Rivolta di Marghera sulla manifestazione di sabato 28 ottobre

Sabato 28 settembre una straordinaria ed imponente manifestazione ha attraversato le vie di Mestre per ricordare Jack e stringersi forte alla sua famiglia e a Sebastiano. Oltre 10000 persone, forse di più, si sono riprese le vie della città, una città che ha risposto nel migliore dei modi alle vergognose dichiarazioni di Brugnaro e dei suoi assessori. Comitati, associazioni, centri sociali, collettivi studenteschi con la rete “riprendiamoci la città” e una marea di cittadine e cittadini, hanno trasformato una parola d’ordine in una pratica collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Per Jack, per noi, per tutt*. Riprendiamoci la città, sabato la manifestazione a Mestre.

Mestre (VE). “Per Jack. Per noi. Per tutt*”. Manifestazione in ricordo di Giacomo, compagno 26enne del centro sociale Rivolta ucciso venerdì a Mestre mentre – con un altro compagno poi rimasto ferito – cercava di difendere una donna da una rapina. Il 38enne aggressore si trova in carcere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MESTRE: UN COMPAGNO UCCISO E UNO FERITO NEL TENTATIVO DI DIFENDERE UNA DONNA VITTIMA DI RAPINA

La scorsa notte un compagno è stato ucciso ed un altro ferito a Mestre nel tentativo di sventare una rapina nei confronti di una donna. Come redazione di Infoaut esprimiamo la nostra solidarietà e vicinanza nel dolore ai compagni e alle compagne di Mestre.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosentine in lotta per il diritto alla salute

Il collettivo Fem.In Cosentine in lotta nasce nel 2019 e da allora si occupa del tema dell’accesso alla sanità pubblica, del diritto alla salute, con uno sguardo di genere.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A pugno chiuso. Ciao Marco!

La scorsa notte ci ha lasciato dopo tante battaglie il nostro compagno Marco, per tutti e tutte Marco Dread.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Ciao Emilio, vogliamo ancora tutto

Questa mattina se ne è andato Emilio Quadrelli, dopo una lunga malattia.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Meisino: lasciamo parlare le immagini

Per questa volta al Meisino non si è arrivati all’esondazione del Po, ma ci è mancato poco, e il trend climatico che le amministrazioni non fanno nulla per contrastare (anzi, che colpevolmente favoriscono, con le loro devastazioni della vegetazione spacciate per riqualificazioni) garantisce alluvioni sempre più frequenti nel prossimo futuro.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Data boomer(ang) – sul caso dossieraggi

Equalize Srl, un’agenzia di sicurezza e investigazioni con sede a Milano, è accusata di accesso illecito a banche dati riservate del Ministero dell’Interno italiano e di altri enti di massima importanza.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

L’intelligenza artificiale. Problemi e prospettive

L’Ai attuale è una grande operazione ideologica e di marketing, confezionata per aumentare il controllo delle persone e restringere il margine di libertà digitale” (1) Intervista a Stefano Borroni Barale, da Collegamenti di Classe L’Intelligenza artificiale (Ai) è un tema oggi talmente di moda che persino il papa ha ritenuto indispensabile dire la sua sull’argomento. […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Prof Chambers: “Israele vuole la pulizia etnica. I genocidi del colonialismo occidentale”

Il sionismo persegue la pulizia etnica con una politica colonialista e anche sui temi del genocidio, dell’unicità della Shoah, bisogna permettere che altre voci possano partecipare, senza far dominare il discorso dal punto di vista unico, egemonico e occidentale.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Ennesima alluvione a Lamezia: a quando la messa in sicurezza del territorio?

Passano gli anni – per l’esattezza il 4 ottobre ne sono passati sei – eppure lo scenario al quale abbiamo assistito è praticamente uguale, forse persino peggio, se non fosse per la fortuna di non piangere ancora vittime.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Difendere i territori, riappropriarsi del potere decisionale, immaginare un’altra gestione del “verde”: una sfida cittadina e non solo

Si conclude il Festival (r)Esistenze Verdi promosso dal Comitato Salviamo gli Alberi di corso Belgio di Torino. Vorremmo restituire e condividere alcuni spunti emersi nei dibattiti, come prospettiva per una sfida cittadina e in generale collettiva.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Kurdistan: attacco ad Ankara, bombardamenti turchi, colloqui con Ocalan

Giovedì, dopo la notizia di un riuscito attacco della guerriglia (rivendicato venerdì mattina) curda del PKK contro la principale industria di ingegneria bellica turca ad Ankara, l’aviazione di Erdogan ha scatenato sanguinosi raid aerei sulla Siria del Nord e sul nord dell’Iraq, dove il PKK sta infliggendo dure perdite all’esercito turco.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

La violenza dell’argine

Pubblichiamo in questa sezione la Seconda puntata della Terza Stagione di Radura – un viaggio nei conflitti dell’hinterland italiano, perché viene approfondito il tema dell’acqua, dei fiumi e degli argini e soprattutto la tendenza che si individua lungo tutto l’arco alpino di artificializzazione dei bacini idrici.