Presidio permanente all’ospedale: qui i ricatti non sono di casa!
Il presidio permanente continua ed incontra la solidarietà di centinaia di persone. La sera le lavoratrici si dirigono presso la sala della CGIL, con indosso dei giubbotti con scritto “no ai licenziamenti”. Di fronte alla titubanza ed all’ambiguità con cui le segreterie sindacali stanno gestendo questa “trattativa” – di cui dopo una settimana i lavoratori ed i delegati non sanno niente – dal presidio permanente le lavoratrici hanno chiaro che la lotta sia dura, e che solo una forza giocata contro l’azienda e contro la logica del taglio del diritto alla salute, potrà portare alla vittoria. Il compromesso al ribasso viene additato giustamente come nemico alla soluzione. Per questo all’assemblea straordinaria di ieri sera si sono imposte, contro il volere dei segretari, di leggere questa lettera, che da parte nostra non ha bisogno di ulteriori commenti per descrivere la tenacia e la direzione di questa lotta:
Lettera aperta dal presidio permanente contro i licenziamenti Sodexo.
Oggetto: risposta al volantino della Filcams Cgil di Pisa, in data 30 ottobre 2012.
Scriviamo questa lettera per chiarire una volta per tutte quello che vogliono i lavoratori Sodexo.
Giovedì sera con l’assemblea in via Bonaini, tutti i lavoratori hanno deciso insieme ai sindacati di iniziare uno stato di agitazione, proclamando il blocco dei supplementari e l’inizio di una mobilitazione pubblica che da subito mostrasse a tutta la cittadinanza l’opposizione alle decine di licenziamenti voluti dalla Sodexo.
Da venerdì quindi tutti i lavoratori hanno deciso di recuperare tutto il materiale necessario all’allestimento di un presidio permanente all’entrata del Pronto Soccorso di Cisanello. Abbiamo da subito registrato una forte solidarietà da parte degli altri lavoratori dell’A.O.U.P e da una parte consistente della cittadinanza. Sabato molti mass media, tra giornali, televisioni locali e radio si sono recati al presidio ed hanno raccolto le testimonianze di chi sta rischiando di perdere il proprio posto di lavoro. Domenica, durante la partita Pisa – Catanzaro, di fronte a migliaia di tifosi, è stato esposto uno striscione recante la scritta “No ai licenziamenti Sodexo”. Tanti comunicati di solidarietà ci sono giunti. Tante sono state le prese di posizione a favore della lotta contro i licenziamenti da parte di partiti ed altre realtà. In questi e nei prossimi giorni diverse sono le interrogazioni che chiedono conto del comportamento della Sodexo e dell’A.O.U.P nelle varie istituzioni: dal comune fino alla regione.
Da ieri mattina, lunedì, abbiamo deciso di allestire anche una grande tenda da campo, e di continuare il presidio anche nelle fasce notturne.
Vi raccontiamo queste cose perchè pensiamo che per difendere il nostro posto di lavoro il modo migliore sia quello del controllo diretto dei lavoratori sulla trattativa che ci sarà nelle prossime settimane. Pensiamo che l’unica trattativa possibile sia quella che deve ottenere un immediato passo indietro della Sodexo sui licenziamenti. E per ottenere questo risultato dobbiamo costruire una forza basata sulla partecipazione di tutti i lavoratori. Le accuse di sciacallaggio politico e spettacolarizzazione, contenute nel vostro volantino, le rispediamo al mittente e le riteniamo offensive nei confronti di tantissimi lavoratori e di tutti i delegati sindacali che da 5 giorni sacrificano tutte le loro energie ed il proprio tempo per questa lotta fondamentale.
Noi siamo consapevoli della durezza di questa battaglia, e del fatto che durerà molto tempo. E’ vero, serve lucidità: proprio per questo sappiamo che nessun risultato sarà ottenuto senza una lotta capace di mobilitare tantissime persone.
Noi siamo dalla parte giusta, e pensiamo che l’unico ruolo possibile del sindacato in questa situazione sia quella di stare dalla parte di chi non si arrende e lotta, ovvero di incoraggiare tutte le iniziative che vanno nella stessa direzione, e non di ostacolare le mobilitazioni che i lavoratori stanno portando avanti.
Dal presidio permanente del Pronto Soccorso: i delegati sindacali Marzia Ricoveri, Emanuela Cini, Marlene Stesick, Stefania Calati, Monica Gianchecchi e tutti i lavoratori.
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