Renzi contestato anche a Napoli, la polizia picchia i manifestanti
La scenografia, triste, è quella che ormai conosciamo bene, centinaia di uomini in divisa blindano un piccolo quadrato attorno al teatro San Carlo e Matteo se ne sta lì, nell’unico luogo che gli è ancora concesso, quello securizzato dall’imponente schieramento di forze dell’ordine, perché fuori e tutt’intorno c’è la Napoli che non ha scelto lui né le “sue ricette” che ogni giorno di più affamano il nostro paese. Le centinaia di persone riunitesi in presidio non hanno intenzione di tollerare l’ennesima “visita” del premier e a più riprese provano a forzare la “zona rossa” costruita attorno al San Carlo ottenendo in risposta la violenta risposta delle forze dell’ordine che tra una manganellata e una testa rotta trovano anche il tempo di elargire qualche minaccia di morte.
Solita storia di democrazia insomma o meglio di Partito democratico. Chi ha creduto di poter costruire a Napoli come a Catania la propria passerella sperimenta l’indisponibilità di questi territori e di chi li abita. Renzi statt a cas!
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