Renzi si blinda a Torino. Lavoratori e studenti in piazza
Il presidente del consiglio, che è stato scortato all’interno attraverso un ingresso laterale, è intervenuto alla cerimonia (che è stata spostata all’ultimo momento dal mattino al pomeriggio per permettere la sua partecipazione) ma ha dovuto subire le dure critiche dei rappresentanti degli studenti, mentre fuori una parte del presidio si muoveva improvvisamente verso corso Einaudi per evitare lo sbarramento di polizia e portarsi vicino ad altre vie di accesso alla struttura. E’ in questo frangente che la polizia, colta alla sprovvista, ha rincorso i manifestanti e ha manganellato uno studente strappandogli e rubandogli il megafono.
Evidentemente anche i contenuti espressi dal presidio erano troppo per questo governo, così pronto ad esibirsi in Tv o attraverso i selfie ma così blindato da ingenti dispositivi di sicurezza quando il suo premier si muove per l’Italia. Dal presidio sono infatti partiti attacchi all’esecutivo sul tema del lavoro e della riduzione di milioni di giovani in una pletora di schiavi ricattabili (Jobs Act), dei tagli alla spesa pubblica (scuole, sanità, servizi), della degradazione degli studenti delle scuole professionali a serbatoi di forza lavoro gratuita (“buona scuola”), delle non-politiche sulla formazione e la ricerca in completà continuità con i governi Berlusconi, Monti e Letta. Critiche anche alla speculazione sul territorio attraverso le grandi opere inutili (Tav, Expo) e all’attacco all’accesso all’abitare per le fasce più deboli (Piano Casa, di cui proprio oggi si sono approfondite le logiche grazie a nuove misure del ministro Lupi).
Nel mirino dei contestatori anche il Pd, accusato di servire i poteri forti (Cmc in testa) e di essere al centro di vicende di corruzione, in questi giorni al centro di polemiche sulla stampa torinese. Dopo aver lasciato corso Einaudi, un centinaio di manifestanti ha ancora tentato un ingresso al Politecnico su corso Stati Uniti, dove ancora la polizia ha schierato ingenti reparti antisommossa per impedire ogni tentativo di avvicinamento alla struttura. Dopo la rinuncia al vertice sul lavoro giovanile dell’11 luglio e alla visita al cantiere Tav di Chiomonte dello scorso autunno, Renzi conclude la sua prima visita ufficiale a Torino tra le critiche degli studenti durante la cerimonia e le proteste dei manifestanti all’esterno, producendo la paralisi di una buona parte del centro cittadino.
Il comunicato sulla giornata del Cua Torino e del Col.po
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