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Riguardo al blitz di Giovane Italia al Csa Murazzi

Ci sembra doveroso esprimere una nostra opinione riguardo al blitz di alcuni appartenenti a Giovane Italia ai danni del CSA Murazzi, non semplicemente perché siamo l’oggetto di alcune scritte vergate sui muri del CSA (fieri di essere il loro incubo ricorrente!), ma principalmente perché siamo una di quelle realtà che negli ultimi anni ha sempre dato un contributo importante nella gestione di questo spazio, vivendolo e facendolo vivere a decine e decine di studenti e studentesse.

Si sa, l’invidia è una brutta bestia… può dare fastidio il fatto che un centro sociale sia un punto di riferimento per lo svago e la socialità di moltissimi studenti torinesi. Se poi si aggiunge il fatto che quegli stessi studenti sono quelli che più volte hanno dimostrato di rifiutare totalmente i contenuti neofascisti che, strisciando e leccando il culo a questura e poteri forti cittadini, cerchi di proporre nelle scuole, allora il fastidio aumenta. Se si aggiunge ancora il fatto che questi studenti non sono nemmeno militanti del KSA, ma comunque hanno la voglia di trasformare quel rifiuto in calci in culo, il fastidio sale ulteriormente. Ma il fastidio massimo è quello di non essere nemmeno riusciti ad organizzare una riunioncina in una scuola mentre per tre anni di seguito dilagavano mobilitazioni in cui decine di volte migliaia di studenti hanno riempito le piazze della nostra città, occupato le loro scuole, cercando di riprendersi il proprio futuro.

Insomma, parecchio infastiditi, i camerati di AS, guidati dal loro immancabile capetto Marrone, hanno avuto l’idea di sfogare le proprie frustrazioni, forse un po’ ingenuamente, forse perché comandati da qualcun altro (sia esso la questura o i vertici del PDL. Nel fare ciò hanno scelto proprio il luogo a cui gli studenti sono maggiormente legati: sembra il colmo ma è notizia precedente al blitz il fatto che gli istituti Albe Steiner, Gobetti Marchesini, Berti e Primo Artistico abbiano scelto proprio il CSA come luogo per tenere la festa di istituto di fine anno!

Conigli come sempre hanno approfittato dell’impegno dei compagni proiettato dentro un progetto magnifico e radicato dentro le quotidianità e i bisogni di socialità e divertimento di studenti e lavoratori, di giovani e anziani come è stato l’Infoaut Festival. Come topi hanno strisciato fuori dalle loro fogne solo nell’unico momento in cui erano sicuri di non trovarci e ben scortati dagli infami vestiti di blu.

Morale della favola: ancora una volta voi fuori dalle scuole, dalle piazze e dalle strade, incapaci di esprimere i bisogni reali degli studenti, sempre più legati ad una politica che un’intera generazione rifiuta, e noi studenti e studentesse, che a testa alta ci prendiamo ciò di cui abbiamo bisogno, senza chiedere niente a nessuno, senza giungere a compromessi e soprattutto non permettendovi mai di portare avanti i vostri ideali nostalgici…

Ancora una volta, ai nostri posti ci troverete.

In una città come Torino, medaglia d’oro per la Resistenza le strade, le scuole, le piazze sono nostre, degli antifascisti!

Kollettivo Studenti Autorganizzati

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