Roma, 4O: studenti in corteo e occupazione dei movimenti per la casa
Giornata di mobilitazione studentesca, comunicato degli studenti medi:
Abbiamo ricominciato nella stessa situazione in cui ci eravamo ritrovati il 15 Febbraio, data dell’ultimo corteo della stagione scorsa. Allora era salito al potere il governo Monti, un governo tecnico all’insegna di sacrifici e austerità, oggi invece abbiamo il governo Letta. Il governo delle larghe intese che gioca unicamente sull’equilibrio politico fra i principali partiti tenendo in stallo un stato dal welfare sempre piu’ mal ridotto e la cui mancanza si avverte nei corridoi fatiscenti delle scuole. Proprio nelle scuole ,nella speranza di confonderci tramite un finto progresso tecnologico, è stato stanziato qualche milione, di certo non sufficiente per rimediare ai tagli di miliardi di euro effettuati dalla riforma Gelmini e le precedenti legislature.
Siamo scesi in piazza per dimostrare che non ci siamo lasciati offuscare da
un’ informazione mistificata e oscurata dalle vicende giudiziarie di Silvio Berlusconi. Un’informazione di stato che giustifica la repressione accusando di terrorismo popolazioni che lottano per i loro territori e per il benessere di un Paese segnato dai sacrifici economici volti alle grandi opere come il Muos e la Tav, inutili e dannose, proficue solo per l’elite che specula su di esse.
Siamo scesi in piazza per protestare contro un caro-libri costantemente in aumento, contro dei trasporti mal funzionanti e sempre più costosi.
Siamo scesi in piazza per ribadire il nostro dissenso verso l’ Europa dell’austerity che in Grecia ha lasciato spazio e agibilità al movimento neonazista Alba Dorata, braccio repressivo della polizia statale che più di due settimane fa ha commesso l’ennesimo omicidio politico, accoltellando Pavlos, rapper antifascista, il cui nome resterà nella nostra memoria e il cui ricordo alimenterà la nostra lotta.
Verso l’europa della Frontex, agenzia di coordinamento dalla gestione delle frontiere esterne europee a cui sono stati stanziati 70 milioni di budget, e verso l’Italia della Bossi-Fini e della Turco-Napolitano, che ieri a Lampedusa hanno fatto altre centinaia di morti, le cui vite non saranno certo riscattate da una giornata di lutto nazionale. Quando l’oppressione si insegna nelle scuole, la ribellione e la riappropriazione si insegnano nelle piazze.
La riappropriazione di un futuro segnato da una disoccupazione giovanile e da una precarietà costantemente in aumento, dall’emergenza abitativa di famiglie e l’assenza di reddito garantito, un futuro gestito da un governo delle larghe intese colpevole, con la speculazione finanziaria e le manovre europee, di una crisi economica e sociale che ormai da troppi anni sono costretti a pagare le classi sociali più deboli.
Studenti in mobilitazione
Giornata di mobilitazione dei movimenti di lotta per la casa
Questa mattina i movimenti di lotta per la casa hanno occupato l’ex palazzo dei vigili urbani nel cuore della city, in via del corso. L’occupazione simbolica è durata circa 5 ore e si è conclusa con un corteo lungo le strade del centro fino al Campidoglio. In questi giorni infatti, il sindaco Marino in accordo con la minoranza ha dichiarato di voler vendere il patrimonio pubblico per risolvere i debiti che il Comune di Roma ha contratto in questi anni. Tra questi sono compresi i residence che ospitano le famiglie in emergenza abitativa, alle quali verranno dati 700 euro a nucleo per poter fronteggiare i nuovi alloggi che verranno contratti con i privati. Oltre il danno la beffa! La vendita del patrimonio pubblico e le famiglie in mezzo alla strada in pasto al mercato immobiliare! Ma non solo, sono previste altre misure di austerity ai danni dei cittadini a partire dall’aumento dell’Irpef e ai prepensionamenti per i dipendenti pubblici. Queste misure inoltre, andranno a ricadere sui servizi sociali che sempre più scadenti, garantiranno una copertura territoriale pari a zero ai danni ancora una volta dei soggetti sociali più in difficoltà. L’occupazione dello stabile in vendita a via del corso è
servito per fare presente a Marino che non può prendere queste decisioni sulla testa della gente senza ricevere un conto salato. Oggi i movimenti di lotta per la casa hanno assediato il Campidoglio e questo è solo l’inizio. I debiti che il comune di Roma si trova ad affrontare sono dovuti ad una mala politica che dura da decenni, fatta di speculazioni e corruzione ai danni di tutti. Il sindaco Marino sta dimostrando di porsi in continuità con le precedenti amministrazioni andando a colpire le famiglie, i precari e in generale i soggetti deboli della città. Non possiamo permettere che avvenga questo, non possiamo permettere ancora questi soprusi! E’ necessario individuare i responsabili dello stato di cose che non stanno solo all’interno dei Comuni e delle Regioni ma stanno nei palazzi del potere che hanno tagliato i finanziamenti agli enti locali e continuano a raccontarci la favola della crisi come evento tragico da risolvere insieme. Il loro intento è quello di socializzare i costi della crisi e di dividerne le responsabilità.
Tutti noi abbiamo sempre subito decisioni che hanno devastato le nostre speranze e il nostro futuro, noi studenti, famiglie, precari continueremo a dare vita a giornate di mobilitazione all’insegna dell’assedio del 19 Ottobre per costruire una manifestazione di tutti e di tutte coloro che vorranno riprendersi le strade della capitale vendicandosi di auterity e precarietà. Ci vediamo nelle piazze!
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