Roma, gli studenti riaprono l’ex stazione di Trastevere
Le studentesse e gli studenti hanno occupato per un pomeriggio l’ex stazione di Trastevere, abbandonata da tantissimi anni. In serata corteo fino al Miur.
A Roma i giovani continuano a mobilitarsi. Dopo lo sgombero del Nuovo Cinema Palazzo e l‘occupazione del Lucernario alla Sapienza, gli studenti tornano a mobilitarsi contro la didattica a distanza e per chiedere spazi di aggregazione. Nella giornata del 3 Dicembre tante e tanti hanno occupato per un pomeriggio gli spazi dell’ex stazione di Piazza Ippolito Nievo a Trastevere. In serata un corteo selvaggio è arrivato sotto al Ministero dell’Istruzione a Viale Trastevere. Di seguito il comunicato degli studenti:
“Oggi come studentesse e studenti siamo entrati nell’ex stazione Trastevere, abbandonata da ormai 50 anni.
Vogliamo una città diversa, che metta a disposizione delle comunità e dei giovani i tantissimi spazi vuoti che sono nei nostri quartieri. Siamo stanchi di una città in continua espansione che mette gli interessi dei palazzinari di fronte a quelli di coloro che la abitano. In un momento in cui le scuole sono chiuse perchè non sono luoghi sicuri e dove sia possibile garantire il distanziamento, ci viene raccontato che la didattica a distanza è l’unica soluzione possibile. Sappiamo invece che gli spazi per la didattica non mancano, quello che manca è la volontà politica di riqualificarli.
Vogliamo spazi per la scuola, di aggregazione giovanile, dove fare sport, dove stare insieme, dove studiare, soprattutto ora che le scuole sono chiuse e che i momenti di socialità sono sempre meno.
Invece la risposta che sentiamo e vediamo all’interno della nostra città e una: SGOMBERO. Abbiamo deciso di riaprire questo posto in una città che chiude i posti che fanno cultura, aggregazione e socialità, come il Cinema Palazzo l’altra settimana.
Allora, più forte che mai, dobbiamo far sentire la nostra voce, dimostrando che con poco si può creare un momento di confronto e socialità che in questo particolare periodo necessitiamo come aria. Dalla rabbia causata da questa trascuratezza dobbiamo estrarre la forza per non fermarci finché non avremo ciò che ci spetta.
Abbiamo deciso di concludere questa giornata passando conquistando un corteo selvaggio che si è concluso sotto al MIUR, portando il conto alla ministra dello stato di abbandono in cui ci hanno lasciato. Rilanciamo l’appuntamento dell’assemblea di lunedì’ alle 15.30 a Piazza dei Sanniti, per continuare il percorso di riappropriazione degli spazi della città, dimostrando che l’aggregazione è possibile anche in questo momento e che l’abbandono in cui versano molte zone della città è solo frutto dell’immobilismo delle varie amministrazioni che si sono susseguite negli anni.
Continueremo a mobilitarci, muovendoci all’interno di questa città sempre più blindata e chiusa.”
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