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San Raffaele di Milano. Il limite di una vittoria importante

Quella di oggi rappresenta una prima vittoria, seppur parziale e limitativa di quella che è stata la lotta tenacemente avviata e seguita per questi lunghi mesi, fatti di scioperi, picchetti, e manifestazioni. Se da una parte ci troviamo di fronte alle conseguenze del malaffare che ha coinvolto l’azienda ospedaliera creando disequilibri nei conti della stessa, dall’altra è chiaro (nella logica padronale) come queste conseguenze non possono che ricadere sui lavoratori e sulle lavoratrici. Anche l’accordo raggiunto oggi dimostra, con la moneta di scambio per evitare i licenziamenti, che a pagare sono ancora altri e non, almeno nell’immediato, chi ha creato questa condizione.

Ma con tutti i limiti che si possono intravedere e le varie considerazioni che si possono fare di questa vicenda, non possiamo non tener presente che il licenziamento di 244 lavoratori e lavoratrici che da un giorno all’altro si sarebbero trovati a casa (e forse senza neanche quella) è stato evitato. Una soluzione non scontata per quanto lo zampino dell’azienda abbia interposto un ricatto tipico di chi difende gli interessi dell’azienda e punta a risolvere i problemi sulle spalle dei lavoratori. Un primo risultato che può quindi intendersi come una piccola vittoria a dimostrazione, ancora una volta, che la lotta paga.

Ascolta la diretta effettuata questa mattina con Giulio, rappresentante e lavoratore del San Raffaele (Radio Blackout)

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