InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sciopero all’interporto di Rivalta Scrivia, riaperta la trattativa coi lavoratori

La protesta è quella dei lavoratori di Rivalta Scrivia, in provincia di Alessandria, dipendenti della multinazionale Katoen Natie, che vorrebbe lasciare a casa più di 100 esuberi. La protesta di almeno 200 di essi sostenuti dai Si Cobas ha avuto luogo con un picchetto fin dalle prime ore di lunedì mattina ai cancelli dei magazzini di proprietà della multinazionale, impedendo l’entrata e l’uscita dei mezzi.

Il picchetto si è poi sciolto alle 12.30, con un punto a favore dei lavoratori: la riapertura della trattativa. Gli esuberi, come denunciato dai lavoratori, non si spiegano di fronte alla parallela richiesta da parte aziendale di straordinari e weekend lavorativi che rileva chiaramente come non sia certo il lavoro a diminuire.

Come ogni ristrutturazione che si “rispetti” il tentativo dell’azienda si inserisce anche nella volontà di rivedere al ribasso il contratto delle maestranze e di non rispettare gli impegni sugli arretrati che a questi spetterebbero se come si prevede si dovesse costituire una nuova società. L’ennesima prova di determinazione di ieri da parte di più di 200 lavoratori dell’Interporto non solo ha permesso di riaprire la trattativa con la multinazionale Katoen Natie, ma ha mandato anche un segnale chiaro ai sindacati confederali CGIL, CISL e UIL.

In questa storia la parte giocata dai sindacati confederali è la cartina di tornasole del loro essere: i lavoratori infatti hanno protestato contro il gioco al ribasso delle tre organizzazioni, evidenziando la completa sordità alle rivendicazioni avanzate dai lavoratori (persino dei loro tesserati) emerse all’interno delle precedenti assemblee.

Nonostante i lavoratori si fossero espressi contrariamente alle richieste della multinazionale, Cgil Cisl Uil hanno tirato dritto per la loro strada: concertativa e peggiorativa. Concludendo così sulle spalle dei lavoratori una base di accordo, che nella giornata di ieri è stato rimandato al mittente.

Non solo una giornata di lotta ma anche di solidarietà, con la partecipazione alla protesta di delegazioni giunte da Milano, Pavia e Genova.

Il segnale che si è ottenuto con la protesta di ieri a Rivalta Scrivia è senza dubbio uno smacco per quei sindacati confederali, sempre più distanti dai bisogni dei lavoratori, preoccupati molto spesso di garantirsi solo un posto ai tavoli delle trattative aziendali. Tavoli che, come sempre accade, non tutelano certamente i lavoratori ma gestiscono al massimo ribasso le trattative, creando sempre più un danno non solo alla generazione attuale ma anche per le future.

La lotta paga e ancora una volta la logistica ne scrive una pagina.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Aska è di chi arriva. Chiedi del 47

In questo momento più del solito, ma non è un fenomeno specifico di questi giorni, sembra esserci una gara a mettere etichette su Aska e sulle persone che fanno parte di quella proposta organizzativa.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: “difendere l’Askatasuna per non far spegenere la scintilla di ribellione che Torino ha dentro”

“La grandissima manifestazione di risposta allo sgombero è stata la reazione di Torino che si è riversata nelle strade per difendere quella sua radice ribelle che non si vuole che venga cancellata.”

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Sgombero Askatasuna. Giorgio Rossetto: “Rispondere logorando l’avversario come in Val Susa”

Bisogna accettare i terreni anche quando non si sono scelti, il terreno del conflitto, della lotta, a volte anche dello scontro e l’esercizio della forza da parte dei movimenti

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Nasce il Presidio Permanente per la Tutela e il Rilancio della Sanità Lametina

Negli ultimi anni le criticità del sistema sanitario calabrese – e in particolare dell’area lametina – hanno raggiunto livelli non più tollerabili per una comunità che ha pieno diritto a servizi efficienti, sicuri e dignitosi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Emergenza sanità in Calabria: serve una reazione decisa e collettiva!

La tragica notizia del cinquantasettenne morto a Lamezia mentre attendeva l’arrivo di un’ambulanza impone una reazione decisa e collettiva.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quando il popolo si organizza, il sistema vacilla

L’ultimo periodo di lotte ha mostrato che il potere trema solo quando il popolo smette di obbedire.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

E’ ancora il momento di bloccare tutto!

Il 28 novembre sarà sciopero generale, coordiniamoci in tutte le città, in tutte le provincie, in tutti i paesi per bloccare ancora una volta in maniera effettiva tutto il territorio nazionale.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: Askatasuna ‘bene comune’, iniziati i lavori di riqualificazione

Entra nel vivo la trasformazione dello storico centro sociale Askatasuna di corso Regina Margherita 47 a Torino, occupato 29 anni fa e da allora perennemente sotto minaccia di sgombero, in bene comune.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Una legge di bilancio di matrice classista” quella del governo Meloni. L’analisi del Professor Alessandro Volpi

Si accende il dibattito rispetto alla iniqua manovra del governo, in particolare su fisco e pensioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

“Piano Casa”: il governo Meloni di fronte alla crisi abitativa strutturale

In questi giorni il governo Meloni sta discutendo del “Piano Casa”. Creazione dell’Autorità per l’Esecuzione degli Sfratti, abbreviate le procedure e le tempistiche: tutto sembra aggravare una situazione di crisi abitativa già critica.

Immagine di copertina per il post
Culture

“Una poltrona per due” e il Natale violento del capitale

Perché ogni anno, Una poltrona per due (Trading Places, 1983), di John Landis, viene puntualmente trasmesso dalla televisione italiana in occasione della vigilia di Natale?

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Perde un occhio per un lacrimogeno sparato ad altezza persona: la battaglia di “Lince”

La sera dello scorso 2 ottobre un’attivista di 33 anni ha perso un occhio a causa di un lacrimogeno lanciato ad altezza d’uomo dalle forze dell’ordine.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Combattere la macchina genocidiaria!

Ripensare il due, la divisione, la rivoluzione

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Viva Askatasuna! Torino e la deindustrializzazione

Una volta chiamavano Torino la città dell’automobile.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Sanzioni per lo sciopero generale del 3 ottobre: il governo Meloni prova a vendicarsi

La Commissione di Garanzia sulla legge 146 ha emesso la sua prima sentenza contro gli scioperi dello scorso autunno, facendo partire una prima pesante raffica di sanzioni contro l’agitazione che è stata proclamata senza rispettare i termini di preavviso a causa dell’attacco che stava subendo la Flotilla.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Allevatori ed agricoltori di nuovo in protesta in Belgio e Francia.

Di seguito ripotiamo due articoli che analizzano le proteste degli agricoltori che in questi giorni sono tornate ad attraversare la Francia ed il Belgio.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La violenza che non fa notizia

La violenza dello Stato: sgomberi, gas CS, idranti ad altezza persona e una narrazione mediatica che assolve chi colpisce e criminalizza chi resiste.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Ha vinto Kast e il Cile si aggiunge all’ondata di ultradestra

È il primo pinochetista a giungere a La Moneda in democrazia.