Se scioperi l’8 marzo arriva il provvedimento disciplinare
“La direzione di una grande azienda, che reprime chi sciopera proprio l’8 marzo, vuole mandare invece un messaggio molto chiaro: non c’è spazio per i diritti, tutti devono accettare il modello economico e culturale, autoritario e patriarcale, imposto da chi comanda, da chi ha in mano il potere. Questi provvedimenti persecutori sono la prova lampante che la battaglia per i diritti delle donne è parte imprescindibile della lotta per l’emancipazione dallo sfruttamento delle lavoratrici e dei lavoratori, delle donne e degli uomini.” ha dichiarato Maria Quarato, Sportello Donna Cub Milano.
La rappresaglia funge anche da intimidazione in vista di eventuali proteste in scadenza dell’accordo aziendale che ha imposto, ormai da un anno, i contratti di solidarietà con il ricatto dell’occupazione. Contro l’intimidazione padronale è stato convocato domani uno sciopero di due ore a fine turno.
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