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Sgomberato lo Spazio Antagonista Occupato Guerncia e l’ex scuola di Marzaglia

 

Nelle operazione di questa mattina, è forte e palese la mano dell’ amministrazione modenese, un amministrazione che si nasconde dietro parvenze di sisnistra e democratiche ma che in realtà non è altro che un amminstrazione che segue politiche di destra, securitarie e legalitarie.

 

Il guernica con oltre 5 mesi di occupazione ha portato una socialità altra all’interno della citta di Modena, dimostrandolo con il corteo che ha sfilato per le vie di Modena durante lo sciopero generale, ma imponendosi sempre di più con le iniziative all’ interno dello spazio, iniziative che hanno visto imporsi i vari laboratori,  con i loro percorsi formativi, una palestra popolare sempre più frequenstata e diverse iniziative politiche attraversate da centinaia di persone.

Stessa cosa si può dire del progetto prendo casa, un percorso che ha messo a nudo le difficoltà di questa amministrazione in ambito abitativo, dando risposte a quelle famiglie che colpite dalla crisi hanno perso tutto. Ricordiamo che questa amministrazione ha portato Modena ad essere tra i primi posti in ambito di sfratti e case vuote.

I percorsi di occupazione non termineranno con questi sgomberi, perchè sia il guernica che prendo casa sono più forti ed ad ogni sgombero l’unica risposta è una nuova occupazione.

 

Seguiranno in giornata aggiornamenti…….

 

Infoaut Modena

 

Pubblichiamo di seguito il comunicato dello spazio Antagonista Guernica

 

Ci risiamo… questa mattina con una coreografica operazione eseguita dalla questura e ordinata dalla giunta comunale è stato sgomberato lo spazio GUERNICA e la casa occupata di Marzaglia dove vivevano 4 famiglie con bambini.. Commenti unanimi da parte delle forze politiche modenesi parlano di legalità ristabilita e di una città migliore; ma sorgono spontanee un po’ di domande alle quali chissà se il sindaco Pighi, o chi per lui, avrà mai il coraggio di rispondere. In primo luogo viene da chiedersi come mai in un momento in cui anche a Modena la disoccupazione è altissima (mai così alta dagli anni ’50) e deteniamo il record degli sfratti, segnali inequivocabili di una profonda crisi economica e sociale, le case comunali vengono lasciate vuote e le persone si devono autorganizzare per soddisfare quei bisogni. Bisogni che proprio un comune, che si vanta di avere degli ottimi servizi sociali, dovrebbe erogare.
Viene da chiedersi come mai per avere un luogo dove poter fare socialità libera a basso costo, laboratori musicali, iniziative culturali e tante altre cose si è costretti ad occupare stabili vuoti in quanto l’amministrazione è sorda alle richieste di una fetta importante della città. E’ indubbio che ormai il Guernica è riconosciuto e apprezzato da molti giovani, e non solo, per quello che riesce ad offrire ad una città resa sempre più grigia da chi la amministra. Enorme è stato il flusso di persone che ha attraversato lo Spazio e la solidarietà che è arrivata via Facebook e altri social network, ma per Pighi & Co. è solo un problema di ordine pubblico.
Putroppo siamo sempre più convinti che le risposte a queste domande stiano nell’evoluzione che ha avuto il Comune e il partito che da sempre governa Modena,ilPd. una deriva legalitaria e securitaria degna di una delle migliori giunte della peggiore destra. Telecamere, ordinanze folli che vanno contro la socialità giovanile e i commercianti stranieri, sgomberi e cementificazioni speculative sono le politiche messe in atto mentre chi è in difficoltà viene lasciato solo. Probabilmente è questa la grande strategia elaborata per impedire alla Lega di dilagare anche in Emilia: diventare come loro. A questo punto aspettiamo solo la nomina di Barberini in giunta.
E su queste politiche chiediamo una presa di posizione da parte dei partiti, sindacati e associazioni che si definiscono democratiche e antifasciste,perchè ormai è chiaro che ,o si stà con il rais Pighi o si crede in una città diversa in cui l’uguaglianza e la solidarietà siano le colonne portanti.
Il percorso del Guernica e del progetto Prendocasa sicuramente non si ferma perchè non è con un’azione di forza che si risolvono le contraddizioni che ha questa città, come si è potuto verificare il 6 Maggio, quando tanti giovani, precari e migranti hanno partecipato al nostro corteo identificandosi a pieno con le nostre parole e pratiche.
Il Guernica è ormai un soggetto che è punto di riferimento per tante
anime della città, e non sarà sicuramente uno sgombero a fermarci.
Attendendo piacevoli sorprese dell’amministrazione comunale nella
direzione del dialogo che da tempo invochiamo con azioni concrete,
come la formazione di una associazione, prepariamo nuove occupazioni
di strade, case e capannoni vuoti per riprenderci la nostra città e il
nostro futuro!
S.A.O. Guernica
al fianco delle lotte

 

 

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