InfoAut
Immagine di copertina per il post

Sgomberi a Modena: la comunità risponde!

Stamattina, 11 maggio verso le sette circa, un’ingente schieramento di forze dell’ordine ha turbato la tranquillità cittadina, sgomberando gli abitanti delle due palazzine occupate di via Bonaccorsa e di San’Eufemia, insieme alle esperienze degli spazi occupati dell’Ex Deposito Carcerario e della Palestra popolare “Riot51”.

Un progetto politico, costruito in tanti anni e che ha visto l’impegno dei compagni e delle compagne del collettivo Guernica e di tanti solidali.

Un luogo, l’Ex Deposito Carcerario, recuperato all’abbandono, riaperto e organizzato in base a quelle che erano le esigenze di chi il quartiere lo vive quotidianamente. In due anni di “riqualificazione” del quartiere ha visto l’avviarsi e il concretizzarsi di progetti politici quali il Doposcuola popolare per i bambini e le bambine delle occupazioni abitative e non solo, il Mercatino Autogestito, il cinema e tutto ciò che lentamente ha creato un punto aggregativo e sociale molto importante in questa città.

All’interno di questo spazio si è messo in moto il progetto legato alla lotta per la casa dello Sportello Sociale La Rage, in cui ogni giovedì decine di famiglie hanno portato le loro problematiche sociali. Di fronte a chi non riesce (e non vuole) dare risposte a un problema sociale, pur di speculare sulle nostre vite (tramite ad esempio la gestione dell’assistenza sociale, rispondendo, a volontà politiche-economiche ben note) si è creata una comunità di persone senza casa o che la stavano perdendo in seguito alla perdita del lavoro, che si è organizzata riconquistando la propria dignità, occupando uno stabile vuoto in via Bonacorsa.

Un anno di occupazione che ha visto un radicamento e un consolidamento di rapporti sociali tra persone diverse all’interno del quartiere che possiamo definire comunità in cui i figli e le figlie degli occupanti hanno dato vita e sono state linfa vitale del progetto del Doposcuola popolare. Il vivere insieme le contraddizioni in cui ognuno di noi si imbatte quotidianamente ha dato forza a questa comunità meticcia che il 16 gennaio si è riversata nelle strade cittadine portando la spinta necessaria nell’andare a ribadire la ferma volontà di non volere fascisti e razzisti nella nostra città.

La strada segnata da queste esperienze ha portato ad una reale consapevolezza della necessità di rilanciare un percorso politico concreto con una progettualità consistente e materiale, determinando la necessità di andare a riprenderci un altro spazio, quello dell’ex Caserma.

Progettualità e analisi delle fasi politiche che hanno permesso ad un collettivo autonomo di porsi nella condizione di mettere in essere un rapporto di forza, partendo da esigenze materiali, rispetto a una controparte che in questi anni nella nostra città sta portando esclusivamente povertà e indigenza ad un preciso segmento di classe sociale che non ha più intenzione di subire passivamente.

L’operazione in grande stile di questa mattina ha rappresentato la debolezza delle istituzioni locali. La politica cittadina, soverchiata dalla Prefettura e dalla Questura è il segno indicatore di come alle problematiche sociali la risposta sia sempre incentrata verso la gestione dell’ordine pubblico.

Possono avere sgomberato degli spazi fisici, ma non hanno minimamente intaccato la determinazione di chi ha trovato in una comunità organizzata e nelle sue pratiche reali un percorso di riappropriazione e di riconquista della propria dignità.

La lotta riparte dall’assemblea pubblica di questa sera e dallo spazio che è sempre stato presente raccogliendo solidarietà in via Carteria, per arrivare al corteo di sabato pomeriggio, 14 maggio, e la volontà di tradurre in pratica quotidiana le istanze che alimentano le nostre lotte.

A sarà dura,

per loro,

anche a Modena.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Cosa c’entra la base del Tuscania al CISAM con il genocidio in corso in Sudan?

In Sudan si consuma un massacro che il mondo continua a ignorare.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Argentina: Milei-Trump hanno vinto e si sono tenuti la colonia

Il governo libertario ha imposto la paura della debacle e ha vinto nelle elezioni legislative.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Il treno che non arriva mai: altri otto anni di propaganda e devastazione

Telt festeggia dieci anni e annuncia, ancora una volta, che la Torino-Lione “sarà pronta fra otto anni”.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina libera, Taranto libera

Riceviamo e pubblichiamo da Taranto per la Palestina: Il porto di Taranto non è complice di genocidio: i nostri mari sono luoghi di liberazione! Domani, la nostra comunità e il nostro territorio torneranno in piazza per ribadire la solidarietà politica alla resistenza palestinese. Taranto rifiuta di essere zona di guerra e complice del genocidio: non […]

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Gaza è Rio de Janeiro. Gaza è il mondo intero

Non ci sono parole sufficienti per descrivere l’orrore che ci provoca il massacro di oltre 130 giovani neri, poveri, uccisi dalla polizia di Rio de Janeiro, con la scusa di combattere il narcotraffico.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

I “potenti attacchi” su Gaza ordinati da Netanyahu hanno ucciso 100 palestinesi

I palestinesi uccisi ieri dai raid aerei israeliani sono un centinaio, tra cui 24 bambini, decine i feriti.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Monza: martedì 4 novembre corteo “contro la guerra e chi la produce”

Martedì 4 novembre a Monza la Rete Lotte Sociali Monza e Brianza e i Collettivi studenteschi di Monza hanno organizzato un corteo “Contro la guerra e chi la produce “.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.