InfoAut
Immagine di copertina per il post

Straordinario Newroz: crowdfunding per la manutenzione straordinaria dello spazio sociale!

Lo Spazio Antagonista Newroz è sempre stato un punto di riferimento a Pisa per le lotte sociali e per una cultura alternativa alla logica del profitto. Nei 26 anni da quando è nato, generazioni intere di militanti, musicisti, collettivi, hanno attraversato gli spazi del centro sociale autogestito, rendendone possibile l’esistenza. Oggi, il Newroz ha bisogno di importanti interventi strutturali: se lo vuoi sostenere, anche tu puoi donare un contributo!

Link del Crowfounding Clicca qui per donare!

La storia del Newroz

Lo Spazio Antagonista Newroz deve il suo nome al capodanno curdo, datato 21 marzo, la grande festa di resistenza di un popolo che voleva essere cancellato dal fascismo dei governi turchi e dalla dittatura degli stati nazione. A Pisa, il Newroz è stato inaugurato nella primavera del 1999 come spazio sociale autogestito, di militanza politica autonoma e luogo di cultura alternativa e underground. Un collettivo di compagni e compagne che negli anni ’80 aveva dato vita alla storia dei centri sociali occupati e autogestiti, e che a Pisa aveva visto come protagonista l’esperienza del “CSOA macchia nera“, alle soglie dell’anno 2000 avvia stabilmente le attività in un ex centro di riabilitazione situato a metà della storica Via Garibaldi. Questo posto fu ottenuto dopo anni di iniziative di lotta e controcultura, tesi a far riconoscere la vitalità degli spazi sociali autogestiti, ed il comune di Pisa siglò una convenzione per la gestione dei locali di Via Garibaldi al collettivo. Da quel momento tre generazioni di attivisti si susseguono e si intrecciano in percorsi sociali, culturali, musicali alternativi alla logica del profitto e della mercificazione. 

Sono decine i collettivi, i comitati, le assemblee che hanno attraversato gli spazi di Via Garibaldi e che tutt’ora ne fanno parte. Diversi fili rossi uniscono le attività di militanza e controcultura: l’appartenenza underground e il profilo anti-borghese delle iniziative sociali – dal legame storico con il punk e l’oi-block alle cucine popolari; la volontarietà dell’azione sociale – nessun è mai stato retribuito; l’autogestione fisica e politica dello spazio – il non dipendere da nessun organismo politico o istituzionale. Il legame con i movimenti sociali della città è una delle caratteristiche dello Spazio Antagonista Newroz: non una sede politica, ma un luogo di condivisione delle diverse anime ribelli alle ingiustizie dominanti. Dai movimenti contro la globalizzazione neoliberista al G8 di Genova, a quelli ecologisti antimilitaristi, la componente giovanile e universitaria – dall’onda ai movimenti contro il genocidio del popolo palestinese, a quelli per l’acqua pubblica, di lotta per la casa e per l’organizzazione di base dei lavoratori e delle lavoratrici, fino a quello transfemminista, il Newroz è la casa di tutti coloro che condividono l’autonomia organizzativa delle forze sociali e la promozione di una cultura antagonista alle leggi del più forte. Dalla critica alla globalizzazione nascono percorsi territoriali di scambio e autoproduzione, come i gruppi di acquisto solidale che vedono un nodo della propria rete proprio in via Garibaldi. Dalla lotta contro le istituzioni totali nasce il collettivo antipsichiatrico “Antonin Artaud”, che si ritrova al Newroz. 

Il sostegno al popolo palestinese ha sempre trovato nei nostri spazi murales, testi e musica per parlare il linguaggio della solidarietà contro ogni forma di colonizzazione, e dal 2007, in memoria e ricordo del nostro compagno Scià Scià, organizziamo il festival “Ora Basta!” in collaborazione con altre esperienze e gruppi.
Il Newroz è uno dei molti riferimenti cittadini dell’antifascismo sociale, e proprio per questo nell’aprile del 2013 – dopo una serie di vili attacchi notturni – fu incendiato per mano fascista, distruggendo e danneggiando intere zone dei locali interni. La solidarietà seguita a quest’attacco fu enorme, con un corteo di migliaia di persone che scese in piazza il sabato successivo e con la ricostruzione organizzata in pochi mesi da decine di volontari.

Il Newroz oggi

Negli ultimi dieci anni il Newroz ha proseguito il suo corso di arteria pulsante delle tensioni sociali ed i desideri di liberazione della nostra società. La rivoluzione del confederalismo democratico in Siria del nord est dal 2013 ha costantemente ispirato i valori e le azioni dentro e oltre i locali dello spazio sociale: la campagna internazionalista “Free Apo” e la solidarietà tra popoli in lotta sono uno dei leitmotiv della produzione di iniziative nello spazio. Il Newroz rappresenta anche un punto fermo nell’appoggio e nella visibilità pubblica delle mobilitazioni più importanti del paese, contro la deriva autoritaria dello Stato nella gestione nei conflitti sociali, e contro lo sfruttamento dei territori e dell’ambiente per le Grandi Opere Inutili. La partecipazione convinta e attiva al movimento No Tav, e all’Associazione a Resistere, nata in sostegno alle lotte sociali, ne sono esempi concreti. Dalla pandemia in avanti la gestione dei locali ha visto necessariamente riorganizzare gli spazi in funzione della solidarietà alimentare e alle nuove esigenze che nascevano: oltre che musica e concerti, teatro, si è attivata la libreria popolare Paulo Freire, come impulso alla formazione di una pedagogia popolare dentro e fuori i movimenti e che coordina le letture e le presentazioni di testi e libri ogni settimana.

Il Newroz domani… con il tuo contributo!

In tutti questi anni le attività e i costi di locazione sono state autofinanziate tramite collette e donazioni in occasioni di aperture, cene e concerti. La manutenzione straordinaria, seppur a carico formalmente della proprietà, è sempre, anche nell’occasione dell’incendio del Newroz, ricaduta in modo esclusivo sul lavoro e sulle finanze della collettività sociale dello spazio. Adesso il Newroz necessita di una profonda manutenzione straordinaria, dalle coperture, agli infissi, alla modernizzazione degli impianti e della cucina, alla fruibilità e all’attrezzatura dello spazio esterno. Barriere architettoniche, infiltrazioni, umidità, alti costi e sprechi energetici sono quello che vogliamo superare, per continuare a garantire e a migliorare uno spazio popolare gratuito e di qualità a tutte e tutti: dalle famiglie residenti in questo quartiere – dagli studenti nelle residenze universitarie a quelli delle scuole superiori -, ai tanti bimbi e bimbe che negli ultimi anni stanno popolando gli spazi, a tutta la città! Per questo abbiamo creato il crowdfunding “Straordinario Newroz” con il quale chiediamo a tutti e tutte coloro che vivono o hanno vissuto questo spazio, o semplicemente riconoscono l’importanza delle attività che facciamodi donare un contributo per il futuro del Newroz.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

bisogni collettivicrowdfundingpisaspazi socialispazio antagonista newrozstraordinario newroz

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cosa sta succedendo in Serbia?

Sabato 15 marzo a Belgrado si è svolta la più grande mobilitazione della storia della Serbia, che ha visto la partecipazione di oltre 800.000 persone provenienti da tutto il paese, in gran parte studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Argentina: Repressa brutalmente manifestazione dei pensionati contro la povertà

I pensionati argentini hanno marciato ancora una volta verso il Parlamento ma questa volta erano accompagnati anche dai tifosi delle squadre di calcio, che hanno deciso di dare il loro sostegno nella denuncia alla costante repressione che subiscono ogni mercoledì quando chiedono il miglioramento delle loro condizioni di vita di fronte alla crescente miseria.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

A Steu, partigiano di Valle Susa

Ad un anno dalla sua scomparsa, siamo consapevoli che non ci saranno mai parole giuste o sufficienti per riuscire a rendere il giusto omaggio a Stefano Milanesi, Steu, per ricordare l’uomo e il compagno che è stato.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stefano e Rosa

Chiara Sasso, In Rosa, prima edizione 1986, Edit. Tipolito Melli, Susa; seconda edizione 2024, pp. 124 di Sandro Moiso, da Carmilla Un anno fa Stefanino o “Steu” Milanesi ha abbandonato questo pianeta alla ricerca di un luogo migliore in cui continuare a vivere, lasciandoci tutti più soli. Accompagnati, però, dal ricordo e dall’esempio di un militante […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo resiste

Dopo il week end di mobilitazione nel quartiere Quarticciolo è tempo di alcune valutazioni su questo passaggio importante.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Caro bollette: “inefficace il decreto varato dal governo per contenere i costi di gas e energia” dovuti in gran parte ancora da dinamiche speculative

I prezzi all’ingrosso dell’energia elettrica e del gas continuano a crescere, creando forti difficoltà alle famiglie.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Quarticciolo: in migliaia in piazza per difendere e cambiare il quartiere

Ieri si è svolto a Roma il corteo popolare “Cambiamo davvero il Quarticciolo”. La manifestazione, partecipata da migliaia di persone è stata una risposta alla decisione del governo di applicare anche al quartiere romano il cosiddetto “Decreto Caivano”. Abitanti della borgata, progetti sociali, parrocchia, realtà cittadine, movimenti sociali si sono incontrati nelle scorse settimane per […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Cambiamo davvero Quarticciolo!

Sabato 1 marzo un corteo popolare attraverserà il quartiere di Quarticciolo a Roma per ribadire l’importanza di difendere un’esperienza reale e dal basso che si contrappone all’abbandono e alla retorica delle istituzioni.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA?

Pubblichiamo il comunicato delle famiglie dello Spazio popolare Neruda: MA NON SIETE STANCHI CHE VENGA RIPORTATA SOLO LA VOCE DELL’ACCUSA? Certamente sì: per questo, alla Signora Bulian, autrice del servizio di Quarta Repubblica andato in onda il 27/01,che ci ha posto questa domanda, abbiamo dato i nostri riferimenti per contribuire al suo lavoro. Questo nonostante […]

Immagine di copertina per il post
Formazione

Pisa: scuola in protesta, occupati i licei Buonarroti e Dini

Questa mattina Pisa si è svegliata con la notizia dell’occupazione dei licei Filippo Buonarroti e Ulisse Dini da parte di studenti e studentesse.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Ribellarsi per la Palestina è possibile e necessario più di prima: una riflessione dal casello di Roma Ovest su sabato 5 ottobre e DDL 1660

Con questo articolo vogliamo proporre una riflessione sulla giornata di mobilitazione per la Palestina di sabato 5 ottobre a partire dall’esperienza di lotta e conflitto che abbiamo avuto come studentə e giovani di Pisa partitə con il pullman di Studentə per la Palestina, per arrivare a Roma.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Governo blindato, piazze aperte

Il Dl infrastrutture è stato approvato in tempi rapidissimi da un parlamento silente e complice, a colpi di fiducia. Il commissario straordinario Sessa ha quindi l’ok definitivo da Camera e Senato per aprire la “contabilità speciale”: 20 milioni di euro per il 2024, sui 520 complessivi, con un cronoprogramma di 10 anni di lavori.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Intifada studentesca: le rivendicazioni.

L’articolo viene arricchito quotidianamente con le iniziative, i comunicati e gli aggiornamenti dalle Intifada studentesche in corso..

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Il colore dei manganelli

Quei fatti si inseriscono in un contesto nel quale la repressione – nelle piazze, nei tribunali, nelle carceri, nei centri di detenzione per migranti – è diventata strumento ordinario di governo

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Palestina: un altro sabato di mobilitazione popolare in tutta Italia

Giornata di mobilitazione sabato 2 marzo 2024 in Italia in solidarietà con la Palestina e il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Fermare il genocidio a Gaza: in Italia sciopero per la Palestina. Cariche a Pisa, Firenze e Catania

Fermare il genocidio a Gaza: questo l’obiettivo dello sciopero generale per la Palestina di ieri, indetto in tutta Italia e per tutte le categorie di lavoro dai sindacati di base, raccogliendo l’appello dei Giovani Palestinesi d’Italia.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Da Torino a Pisa continuano le mobilitazioni per la Palestina.

Le mobilitazioni a sostegno del popolo palestinese continuano, in particolare nei luoghi della formazione.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Lo scandalo della Torre e il senso di Giustizia

Venerdì 17 novembre, a Pisa, un partecipato corteo composto da un migliaio di studentə e lavoratorə in sciopero ha attraversato determinato e rabbioso le strade della città, è arrivato in Piazza dei Miracoli e ha occupato per un’ora uno dei monumenti più famosi del mondo, la Torre di Pisa, calando dalla sua cima una gigantesca bandiera della Palestina.