Sui fatti di Ferrara: una rettifica
Sui fatti di Ferrara il nostro sito ha riportato la notizia in maniera superficiale, non andando ad approfondire le informazioni relative a questo fatto e le contraddizioni politiche di questo gesto.
Riteniamo che una presa di parola sui fatti di cronaca sia importante per riuscire a formarci un punto di vista, per affrontare dei nodi altrimenti celati dalle narrazioni mainstream. Ci scusiamo per non aver avuto l’accortezza di farlo anche in questo caso.
Tanto più che a partire dalla nostra esperienza sociale e politica nella lotta per la casa, nei picchetti per i rinvio degli accessi dell’ufficiale giudiziario e contro i pignoramenti, ci scontriamo giorno dopo giorno con contraddizioni complesse e molto differenti tra loro che riguardano i profondi mutamenti sociali ed economici che lacerano il nostro paese. Le stesse violenze le ritroviamo negli uffici pubblici per l’accesso al welfare, in quelli per i cosiddetti aiuti contro l’emergenza abitativa e la marginalità sociale.
Le stesse violenze attraversano le vite di moltissime donne e si legano ad un’ulteriore livello di violenza e subalternità, una scia di femminicidi e violenze stratificate e istituzionalizzate. Queste violenze non sono episodi emergenziali e folli, come vengono narrate, ma espressione di un sistema patriarcale in cui la violenza di genere è capillare e indiscussa.
Pensiamo esista un nodo che lega le violenze di genere a quelle istituzionali e sociali che merita di essere approfondito, ci promettiamo di tornarci nei prossimi giorni in maniera più articolata evitando sviste e semplificazioni. Nel frattempo le nostre scuse ai lettori, in questo progetto editoriale ci mettiamo il cuore ma a volte sbagliamo ed è importante riconoscerlo.
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