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Terremoto e reddito: la campagna dal bassoallabassa non si ferma!

Oltre a questa emergenza, inizia a pesare la crisi lavorativa e in particolare la mancanza di reddito, dovuta al blocco della produzione, che molte aziende della Bassa si sono trovate a fronteggiare a causa del crollo di tantissimi capannoni. A questo proposito è bene sottolineare che proprio gli edifici industriali sono quelli che hanno retto peggio agli effetti del sisma e ciò sta avendo un grosso impatto negativo sull’economia di quell’area, oltre ad aver provocato il decesso di un elevato numero di lavoratori, i quali hanno perso la vita proprio in seguito ai crolli dei capannoni avvenuti a maggio.

I dati ufficiali, solo per la provincia di Modena, parlano di oltre 30.000 lavoratori che hanno richiesto la cassa integrazione come conseguenza del sisma. Tuttavia, ce ne sono molti altri che non riescono a godere neppure degli ammortizzatori sociali, in quanto prima di perdere il lavoro erano stati assunti con contratti a termine scaduti in questi mesi, o addirittura con contratti a chiamata o contratti atipici; a costoro si aggiungono i commercianti, soprattutto quelli con attività nei centri storici divenuti zone rosse, o addirittura i lavoratori in nero. E’ importante notare che la crisi dell’economia ha iniziato a colpire duramente queste aree già dal 2008. Ciò ha destrutturato interi settori produttivi, specialmente quello biomedicale, tanto che le multinazionali presenti nella Bassa già da parecchi anni hanno cercato di delocalizzare la produzione, minando quel tessuto di artigiani e di piccole imprese dell’indotto, vera forza produttiva del territorio. E’ evidente come il terremoto abbia esacerbato una situazione già critica di per sé.

La nuova emergenza della perdita del lavoro e del crollo dei redditi viene confermata se si analizza la composizione dei fruitori del magazzino di distribuzione di via Confalonieri a Mirandola, attivato dal progetto DAL BASSO ALLA BASSA, che fin dai primi giorni di giugno raccoglie e distribuisce aiuti di prima necessità ai terremotati.

  Nei primi mesi di attività del magazzino, le persone che vi si rivolgevano erano principalmente sfollati con la casa inagibile e l’impossibilità di rientravi per recuperare i propri beni, che necessitavano di ogni tipo di aiuto materiale. Attualmente la tendenza sta cambiando e la maggior parte delle persone che vengono al tendone di distribuzione lo fanno principalmente in quanto non hanno più un lavoro e dunque non hanno più un reddito sul quale contare. Accade sempre più spesso che si presentino terremotati con la casa agibile, ma che hanno esaurito i risparmi e non possiedono introiti sufficienti che permettano loro di condurre un tenore di vita dignitoso.

Il fenomeno è particolarmente diffuso e investe diverse fasce sociali. Sicuramente i richiedenti più numerosi sono gli immigrati, i quali per primi hanno perso il lavoro; tuttavia, attualmente anche molte famiglie italiane si rivolgono al magazzino e in particolare anziani pensionati, i quali si sono trovati improvvisamente in ristrettezze finanziarie, dato che i pochi risparmi che hanno messo da parte dovranno impiegarli per riparare le abitazioni danneggiate dal sisma. Accade così che ad ogni apertura del magazzino di Via Confalonieri passino centinaia di persone che trovano un pò di sollievo a parlare delle loro problematiche e a tornare a casa con una busta della spesa.

E’ evidente come in questo scenario sia di fondamentale importanza continuare la distribuzione dei beni di prima necessità nelle aree terremotate e si intende perciò rilanciare la campagna DAL BASSO ALLA BASSA per la raccolta dei materiali.

Nel prossimo futuro la distribuzione verrà effettuata all’interno di una struttura chiusa, poiché oltre a svolgere una funzione di sostegno sociale (accade sempre più spesso che i servizi sociali del Comune indichino alla gente di rivolgersi a tale spazio in quanto loro non riescono ad offrire soluzioni), essa è divenuta anche occasione di incontro, di dialogo con le persone e più in generale di inchiesta sulle problematiche reali che si vivono nel cratere.

Finora moltissime sono state le manifestazioni di solidarietà a carattere volontario, mentre da parte delle Istituzioni, Protezione Civile in primis, non è arrivato praticamente nulla a rifornire il magazzino di via Confalonieri, nonostante costoro dichiarino di avere a disposizione copiose riserve di materiali. Oltretutto va aggiunto che non è previsto nessun meccanismo di assistenza da parte dello Stato per sostenere i terremotati rimasti senza reddito. Per questo crediamo sia importante rilanciare la campagna di raccolta di aiuti e invitiamo tutte le realtà, le associazioni e i singoli a contribuire sviluppando sui rispettivi territori raccolte alimentari o di fondi con cui poter acquistare ciò che serve, per poter continuare la distribuzione nel magazzino mirandolese.

Vogliamo, inoltre, ribadire che proprio quella rete sociale fatta di volontari sparsi in tutta Italia ha sostenuto il fenomeno vastissimo delle tendopoli spostane, andando da un lato a sopperire alle evidenti mancanze dello Stato e dall’altro a creare una vera e propria risposta dal basso alle criticità provocate dal sisma, portando all’odierno emergere di numerosi comitati di cittadini.

 

Di seguito il volantino di rilancio per la raccolta di aiuti:

 

L’EMERGENZA TERREMOTO NON E’ FINITA!!

Nonostante i Media non parlino più della situazione della Bassa ancora oggi sono tantissime le persone rimaste senza casa che vivono nelle tendopoli della Protezione Civile oppure campeggiati nei parchi o nei giardini di casa!!

E purtroppo non si vedono soluzioni credibili nell’immediato e la paura che si debba passare l’inverno in tenda si fa sempre più concreto.

A questo si aggiunge che tantissime persone hanno perso il lavoro a causa dei crolli delle aziende, degli uffici o dei negozi e non hanno più un reddito per sopravvivere.

CONTINUA LA RACCOLTA DI BENI DI PRIMA NECESSITA’ PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAL TERREMOTO!!!!

I materiali verranno portati al Magazzino Autogestito di Via Confalonieri a Mirandola dove verranno distribuiti a chi veramente necessita di aiuti.

Ad ogni apertura sono centinaia le persone che passano a prendere aiuti, segnale che c’è ancora tanto da fare!!

 

Lista dei beni richiesti:

acqua

scatolame

pasta

pannolini

prodotti per l’igene (sapone, shampoo, dentrificio, ecc)

biscotti

merendine

ed altro materiale di prima necessità

 

Per info:

comitatomirandola@autistici.org

FaceBook:  dal basso alla bassa

Francesco: 3402240968

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