InfoAut
Immagine di copertina per il post

Terremoto in emila: tra spred, promesse e autorganizzazione

Tutto questo in una fase che è ancora quella dell’assistenza ponendo diversi interrogativi per quella che dovrà essere la ricostruzione.

In questo contesto il Governo e il Commissario Errani continuano a fare promesse, enunciazioni di begli intenti e rassicurazioni alla popolazione ma i fatti non ci sono e neanche si intravedono in lontananza.Addirittura i 50 Milioni, che sono comunque briciole, stanziati con il primo decreto legge datato Maggio destinati per la messa in sicurezza sono già praticamente finiti destinati per il 95% a pagare i vigili del fuoco e la protezione civile; andando ad esaminare l’ultimo stanziamento di 2,5 Miliardi le preoccupazioni non mancano: i primi 500 Milioni ci sono, raccolti con l’aumento della benzina, mentre per gli altri 2 Miliardi, uno per il 2013 e uno per il 2014, non vi è copertura. Tutto demandato ad un futuro taglio della spesa pubblica e quindi dei servizi sociali. Questo porta immediatamente alla riflessione che da una parte anche questi soldi rimangono promesse e dall’altro si toglie da una parte per dare all’altra come se i servizi sociali e il welfare siano più che sufficienti, non solo nella bassa, ma in tutto il paese.

A dire il vero qualcosa di concreto è stato fatto, è stato convertito in legge dal Parlamento il decreto legge del 15 maggio 2012 n.° 59 pubblicato il 17 maggio sulla Gazzetta Ufficiale che entrerà in vigore dal 17 di giugno, (3 giorni prima della prima forte scossa) che introduce, oltre alla riforma della protezione civile, la responsabilità privata per gli eventi sismici scaricando lo Stato da qualsiasi responsabilità economica nella ricostruzione e affidando il tutto alle assicurazioni private.

http://www.protezionecivile.emilia-romagna.it/news/riforma-protezione-civile.-pubblicato-il-decreto-legge-n.-59-del-15-maggio-2012/decreto-legge-del-15-maggio-2012-n.59

Quindi, dopo quasi due mesi dalla prima scossa, abbiamo assistito solo al solito teatrino dei buoni intenti, delle belle promesse, delle rassicurazioni ma nel pratico nulla è stato fatto con il rischio concreto che a breve non ci siano più le risorse per assistere le persone o addirittura il fallimento di gran parte dei Comuni interessati dall’emergenza. La stessa Protezione Civile non riesce ad adempire al suo ruolo di controllo e pacificazione sociale semplicemente perché non ha le risorse per coprire tutto il territorio, sicuramente non perché ora siano diventati buoni.

Molto probabilmente lo Spread si fa sentire anche nella Bassa. Si fanno manovre faraoniche per pagare gli interessi del debito pubblico o per finanziare le banche, ma non ci sono i soldi per far ripartire un territorio devastato da un terremoto che rischia di perdere il suo tessuto produttivo, stimato nel 1,5% del PIL, e di veder scomparire la sua popolazione. Probabilmente quell’entità astratta ed intoccabile chiamata Mercato ha deciso così.

Questo è ancor più visibile analizzando il fenomeno delle tendopoli spontanee sorte un po’ ovunque e che ospitano migliaia di persone, un conto preciso è difficile da fare ma sicuramente sono molte più le persone che hanno scelto una sistemazione autonoma rispetto ai circa 10000 che sono entrati nelle tendopoli della Protezione Civile.

In queste tendopoli vivono persone con la casa agibile, inagibile o da rendere agibile con lavori (giusto per sfatare il primo mito che afferma che in queste tendopoli ci sono solo persone che hanno paura a rientrare nelle loro case agibili) che hanno fatto questa scelta per stare vicini a casa e perché hanno il terrore di entrare in una tendopoli ufficiale visto ciò che è successo al L’Aquila e i racconti che gli fanno parenti o amici. La situazione, in questi accampamenti, è molto pesante in quanto sono lasciati a loro stessi, la Protezione Civile non si vede e il tutto è sostenuto da una fitta rete di solidarietà che si è sviluppata dal basso. Ancor più grave è che di questo fenomeno, veramente vastissimo, nessuno ne parla, né i media locali né quelli nazionali, né Gabrielli né l’ultimo dei burocrati di partito.

E allora la risposta ai propri bisogni se la stanno cercando da soli mettendo in rete associazioni, volontari, singoli cittadini e tanti altri soggetti in autonomia dalle istituzioni andando a creare una rete di solidarietà che ad oggi è cresciuta molto andando a raggiungere un livello di efficienza, copertura del territorio e capacità di autorganizzazione in grado di sopperire, almeno in parte, a quelle che sono le mancanze evidenti dello Stato.

All’ interno di tutto questo iniziano a nascere i primi comitati di cittadini e le prime associazioni e, in generale, in ogni tendopoli spontanea dispersa nel vasto territorio della bassa si assistono a fenomeni di autorganizzazione reale dove vengono riscoperti valori quali la solidarietà e la cooperazione che sembravano scomparsi da questa società. Nascono magazzini di distribuzione di aiuti, oltre a quello inaugurato il 10 Giugno dal progetto “DAL BASSO ALLA BASSA” se ne contano almeno altri 3, tra i quali vi è uno scambio continuo di materiali tra un campo e l’altro, sui social network si assiste alla corsa per trovare aiuti e sta prendendo corpo un censimento delle tendopoli spontanee costruito dal basso.

E’ forse questa la risposta migliore che ci si poteva attendere da questo territorio, purtroppo stimolata da una assenza preoccupante delle istituzioni, che ci da un po’ di speranza per il futuro. In queste terre la popolazione ha dimostrato e,siamo fiduciosi dimostrerà, di non essere disposta ad accettare passivamente le decisioni prese dall’alto e a vedere finire i soldi per la ricostruzione nelle mani di una qualche cricca IIl tutto con la consapevolezza della necessità di un intervento dal basso per controllare e garantire che tutto vada come deve.

Certo anche le preoccupazioni non mancano, vi sono situazioni disperate, intere famiglie che hanno perso casa, lavoro, scuola e tutti gli altri servizi in un minuto ed ora l’attenzione è spostata al 29 Luglio quando finirà, sulla carta, l’emergenza.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

dalbassoallabassaModenaterremoto

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La città cantiere e il mito delle grandi opere: una chiamata dallo Stretto a intrecciare voci, resistenze, immaginari

Ci sono progetti che non si misurano solo in chilometri di cemento, in tonnellate d’acciaio e in cavilli ingegneristici. Progetti che dall’alto piombano sulla vita delle persone imponendo devastazione, macerie e profitto per pochi.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

La sanità tra finanziarizzazione ed economia di guerra

È un anno, il 2025, caratterizzato dalla Terza guerra mondiale, che rischia di ampliarsi e deflagrare oltre quei “pezzetti”, che percepì e segnalò per primo, solo pochi anni fa, Papa Francesco e dalla svolta protezionistica dei dazi innescata dal presidente USA Trump, un passaggio epocale, paragonabile, per portata storica, agli accordi di Bretton Woods, alla […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Blackout in Spagna: un segnale inascoltato

Cercando i fatti Giorgio Ferrari ci guida tra speculazioni, bugie e contraddizioni.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Due anni di carcerazione domiciliare per Enrico, referente sindacale del SI Cobas di Modena

Carcerazione domiciliare di due anni per il referente del sindacato in lotta Si Cobas di Modena, Enrico Semprini, esponente anche della redazione di Radio Onda d’Urto Emilia Romagna. Tale disposizione riguarda una condanna collegata alle lotte No Tav e una per un’iniziativa antifascista a Modena. A Enrico Semprini non è stato consentito di accedere a pene alternative alla […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Gli abitanti di Bagnoli e dei Campi Flegrei denunciano la mancata prevenzione e vengono caricati

Gli abitanti di Bagnoli, dei Campi Flegrei e tanti solidali da Napoli oggi oggi erano in piazza per denunciare che nel territorio, dove ci sono più di 400 sfollati e dominano incertezza e paura per il futuro, si tiene un comizio elettorale presso Città della Scienza. da Laboratorio Politico Iskra Gli abitanti sono stati caricati […]

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Le istituzioni a Lamezia come stanno affrontando la sequenza simica in corso?

Da qualche giorno è in corso uno sciame sismico che sta interessando la provincia di Catanzaro e che dal 13 febbraio alle 13 del 17 marzo ha registrato – secondo i dati forniti dall’INGV – 134 scosse nell’area compresa fra Marcellinara, Miglierina e Tiriolo.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

Geopolitica e lotta di classe nella crisi di sistema

0. Si apre un tempo di incertezza, che non fa ancora epoca. Per conquistarne l’altezza, occorre rovesciare il punto di vista. E cogliere, nell’incertezza del tempo, il tempo delle opportunità. da Kamo Modena 1. «La fabbrica della guerra». Abbiamo voluto chiamare così un ciclo di incontri dedicati a guardare in faccia, da diverse angolature e […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Al fianco di Enrico, rispondere compatti contro la repressione

Riprendiamo di seguito il comunicato del SI Cobas sull’ordine di carcerazione domiciliare che ha raggiunto Enrico, compagno modenese da sempre attivo nelle lotte sul territorio e nella logistica. Esprimiamo la nostra massima solidarietà! In queste ore è arrivato un ordine di carcerazione domiciliare di due anni per il compagno di Modena, Enrico Semprini. Tale ordine […]

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Solidarietà a Giovanni Iozzoli

Il giorno 7 maggio 2024 il Tribunale di Modena ha condannato Giovanni Iozzoli, scrittore, delegato sindacale e redattore di “Carmilla online”, al pagamento di circa 20.000 euro (tra risarcimento e spese legali) a favore dell’azienda Italpizza, colosso dell’export agroalimentare emiliano.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Modena: il carabiniere violento già indagato per la morte di Taissir Sakka

Uno dei due carabinieri ripresi nel violento arresto ai danni di Idrissa Diallo il 13 marzo a Largo Garibaldi a Modena è già indagato per la morte di Taissir Sakka avvenuta il 19 ottobre 2023 sempre a Modena

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

L’anomalia giudiziaria modenese

Alla luce delle centinaia di imputazioni che nel giro di pochi anni hanno coinvolto militanti, lavoratori e lavoratrici nel modenese, pubblichiamo la segnalazione ricevuta di una iniziativa pubblica che si terrà sabato 25 novembre a Modena per richiamare l’attenzione sul livello repressivo a cui si è giunti in città.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Strage nel carcere Modena: chiesta archiviazione per 120 agenti della polizia penitenziaria

La procura di Modena ha chiesto l’archiviazione per i 120 agenti della polizia penitenziaria che sono accusati di reato di tortura e lesioni personali aggravate in concorso in relazione al fatti avvenuti l’8 marzo del 2020.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Le pesantissime condizioni di lavoro nell’industria delle carni a Modena

C’è un conflitto tra fornitori di manodopera che pagano i lavoratori a ore – come da contratti stipulati – e l’azienda con la quale i fornitori hanno accordi di produzione legati alla quantità di carne lavorata, di conseguenza l’aumento dell’intensità di lavorazione è giustificato per il raggiungimento di quel tot di produzione necessario a pagare i dipendenti.