InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino, #29M: migliaia in piazza per la casa, contro sfratti e speculazioni

Per oggi era stato infatti lanciato un corteo regionale per il diritto all’abitare, costruito nelle scorse settimane dalle ormai tante realtà che in Piemonte si oppongono quotidianamente a sfratti e speculazioni in un territorio che sta pagando uno dei prezzi più alti dal punto di vista dell’emergenza abitativa (nel 2012 le richieste di sfratto in Piemonte sono state più di 6.600, mentre solo nel primo semestre del 2013 sono salite a 3.700, concentrate innanzitutto a Torino).

La manifestazione è partita nel pomeriggio dalle strade di San Salvario, uno dei quartieri popolari torinesi che sta subendo forti trasformazioni, le cui conseguenze si contano in primo luogo nei termini di un aumento esorbitante degli affitti e quindi del numero di sfratti. Più di un migliaio le famiglie occupanti di case, i rifugiati, gli sportelli per il diritto alla casa e non solo che hanno animato il corteo.

La manifestazione ha colpito lungo il percorso diversi obiettivi sensibili emblema o complici delle politiche abitative cittadine votate alla speculazione, a partire da un’agenzia immobiliare situata a pochi metri dalla partenza del corteo, in via Madama Cristina. Poco dopo, in piazza Carlina, è stato invece segnalato un palazzo attualmente vuoto ma destinato a essere trasformato in un hotel di lusso: si tratta della casa in cui abitò Gramsci, uno dei tanti esempi del patrimonio pubblico torinese che le giunte degli ultimi anni hanno svenduto pezzo dopo pezzo per rimpinguare le indebitate casse del Comune.

A quel punto la manifestazione è entrata nel cuore del centro cittadino, ricevendo la solidarietà di alcuni passanti che affollavano le strade nel pomeriggio, a riprova di quanto il problema abitativo sia una questione sentita con forza sul territorio. Una delle piazze storiche – piazza San Carlo – era stata completamente blindata da cordoni della celere e blindati perché sede della filiale centrale di Intesa San Paolo, la banca che detiene il debito torinese e di cui l’ex sindaco Chiamparino – ora in corsa per le imminenti elezioni regionali – è stato presidente, uno dei tanti esempi dello stretto intreccio tra la politica locale e gli enti speculativi. Il dispiego di forze dell’ordine non ha però impedito al corteo di colpire uno sportello della stessa banca situato poco più avanti, che è stato ricoperto di vernice e dalla scritta “Stop speculazioni. Stop sfratti, sgomberi e pignoramenti”.

Ancora manifesti e scritte contro la sede generale di diffusione immobiliare, fino a raggiungere l’ultimo obiettivo della manifestazione, una delle sedi del consiglio regionale piemontese: qui sono state ricordate le pesanti responsabilità delle ultime giunte nella dismissione del welfare locale e nelle politiche di speculazione edilizia (proprio giovedì per lanciare il corteo era stato occupato l’enorme grattacielo in costruzione in via Nizza di proprietà della Regione). In particolare l’ultima giunta Cota, al centro dello scandalo di “rimborsopoli” e da sempre fervida sostenitrice della devastazione e dello sperpero di denaro pubblico in corso in valle di Susa con il Tav. Il palazzo è stato bersagliato con uova e vernice, a lanciare un messaggio chiaro anche alla nuova giunta che si prepara a insediarsi.

Poco dopo il corteo è terminato in piazza Castello, dove dal microfono del furgone si sono alternati diversi interventi delle realtà che hanno animato la giornata di oggi. Forte il rilancio di tutti verso la manifestazione del 12 Aprile per rispondere all’attacco sferrato dal governo Renzi con il piano-casa e ribadire che l’unica grande opera che quella piazza chiederà a gran voce sarà la garanzia di casa, reddito e dignità per tutti e tutte.

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

#29mdiritto alla casastop sfrattitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Tubercolosi al Neruda: no alle speculazioni sulla malattia

Riprendiamo il comunicato del Comitato per il diritto alla tutela della salute e alle cure del Piemonte sulla vicenda che vede coinvolto lo Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Intelligenza artificiale: l’umanità è diventata obsoleta per i padroni?

La distopia è già qui. Negli Stati Uniti, negli ultimi giorni, una pubblicità che sembra uscita da un film di fantascienza è apparsa ovunque.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Manovra 2026: La “responsabile” Meloni, atto terzo. 

Prima di dilungarci nel merito dell’allocazione dei miserrimi 18 miliardi previsti, quattro aggettivi possono sintetizzarne il contenuto. Una manovra “responsabile”, pavida, iniqua e belligerante. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Difendere i padroni. Un commento sulla norma affitti brevi, l’organizzazione delle lotte e l’inasprirsi dei conflitti abitativi a Bologna

Due dirette sulla questione abitativa in Italia, tra le mistificazioni del dibattito pubblico sugli affitti brevi e l’inasprimento del conflitto sulla casa a Bologna.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Torino: lo Spazio Popolare Neruda sotto attacco: la risposta di chi abita e vive lo spazio per la tutela della salute collettiva

Da ieri i quotidiani locali a Torino hanno alimentato la bufera in merito allo Spazio Popolare Neruda dove si è verificato un caso di tubercolosi al quale è seguita un’attenta gestione per la tutela della salute collettiva, sia della comunità che vive e attraversa lo spazio, sia del quartiere e di chi lo anima con le più varie attività. 

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Il problema è il Neruda o l’assenza di prevenzione?

Questa mattina è uscita la notizia su “La Stampa” e altre testate locali riguardo alla presenza di alcuni casi di tubercolosi all’interno dello Spazio Popolare Neruda.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Chi paga il “miracolo economico” (che poi è la solita austerità) del Governo Meloni

Il prelievo fiscale è salito dal 2024 al 2025 dal 41,4% al 42,6% del Pil, toccando un picco da record a danno di milioni di contribuenti con redditi medio bassi

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fuori dalla metropoli. Quaderno di lavoro su lotta per la casa e capitale immobiliare

Una lettura necessaria per ragionare sulla militanza e le lotte sociali fuori dai grandi conglomerati urbani.

Immagine di copertina per il post
Formazione

Occupazioni a Torino: cronaca di un mese senza precedenti.

Una cronaca dalle occupazioni e autogestioni delle scuole torinesi del mese di ottobre.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

Provocazione fascista al Liceo Einstein di Torino: la polizia carica gli studenti

Gli studenti hanno risposto alla provocazione gettando i volantini nel cestino, ma pronti a difendere i fascisti vi erano gli agenti della digos e la celere che sono intervenuti malmenando gli studenti e le studentesse, caricandoli e fermando un ragazzo di 15 anni con tanto di ammanettamento.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Occupazioni e proteste per la Palestina: gli aggiornamenti da Napoli, Torino e Verona

Proseguono le mobilitazioni in solidarietà con il popolo palestinese.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Torino: cariche alla manifestazione in solidarietà alla popolazione palestinese e contro il governo Meloni “Blocchiamo Tajani”

Una manifestazione indetta per contestare la loro presenza come esponenti del Governo Meloni, complice di Israele nel genocidio in Palestina.

Immagine di copertina per il post
Divise & Potere

La Procura, la Mafia e il Dissenso in salsa torinese

Domenica 12 ottobre una intera pagina della Stampa di Torino era dedicata al “Dissenso violento”.
Una pagina immonda (così immonda che non ce la sentiamo di pubblicarla) frutto della ormai consolidata collaborazione tra stampa e procura: il giornalista ricopia fedelmente il dispositivo emesso dal Gip, parola per parola, e correda il tutto con fotografie, nomi e cognomi dei giovanissim3 attivist3.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Continuano le piazze per la Palestina e nella notte nuovo abbordaggio della Flottilla

Ieri, 7 ottobre, in particolare in due città italiane, Torino e Bologna, si sono tenuti appuntamenti per continuare la mobilitazione in solidarietà alla Palestina. Entrambe le piazze sono state vietate dalle rispettive questure in quanto considerate “inopportune”.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

Inaugurazione del Salone dell’Auto a Torino: la protesta silenziosa delle Red Rebels di Extinction Rebellion

La cerimonia di inaugurazione del Salone dell’Auto 2025 è stata disturbata da Extinction Rebellion, con la presenza muta e solenne delle Red Rebels. Una critica al modello di mobilità e sviluppo che ogni anno viene riproposto nel centro di Torino e una denuncia della presenza di aziende coinvolte nelle operazioni di Israele a Gaza e in Cisgiordania.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Aggiornamenti dalla Global Sumud Flottilla e dalle mobilitazioni in Italia per la Palestina

Ieri sera l’ultimo aggiornamento dai canali della Global Sumud Flottilla riportava un avviso da parte di diversi governi di un probabile attacco israeliano, nei fatti la notte è passata con droni che hanno sorvolato continuativamente le imbarcazioni.