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Torino: centinaia in corteo contro sfratti e speculazioni

La manifestazione si è mossa da piazza Sabotino snodandosi poi per le vie di San Paolo e raccogliendo la solidarietà di un quartiere che conosce bene la realtà e l’arroganza degli sfratti per poi concludersi alla ex Diatto occupata, uno dei tanti edifici lasciati all’abbandono e riaperto alcuni mesi fa grazie all’occupazione.

Durante il corteo molti gli interventi di famiglie migranti colpite dalla crisi e dall’emergenza abitativa e che hanno trovato nella riappropriazione di appartamenti sfitti una soluzione concreta al problema della casa.

Dal furgone che apriva la manifestazione sono stati anche espressi solidarietà e supporto alla recente occupazione dell’ex villaggio olimpico (esempio lampante della cementificazione di intere aree poi lasciate al degrado) che ospita centinaia di rifugiati lasciati in mezzo alla strada con la fine della cosiddetta ‘emergenza Nord Africa’.

Il corteo di oggi ha segnato un nuovo momento di lotta a Torino, la città che sul territorio italiano detiene l’infelice primato per numero di sfratti, oltre ad ospitare migliaia di appartamenti sfitti dietro cui si celano politiche di speculazione e ad avere un numero di case popolari assegnate annualmente esponenzialmente basso rispetto alle richieste di una città in cui l’emergenza abitativa sta diventando esplosiva e di fronte alla quale le istituzioni hanno palesato tutta la propria incapacità o non volontà di intervenire se non con la brutalità dei manganelli utilizzati per eseguire gli sfratti. Una città in cui la pratica della riappropriazione di spazi abbandonati e della resistenza agli sfratti è diventata per molti l’unica risposta possibile e reale all’esigenza di un tetto sopra la testa.

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