Torino, Contro i padroni della città. Assemblea pubblica sabato 25 febbraio
Anni di malgoverno PD ha impoverito la nostra città lasciando in mano tutta la ricchezza e tutta la gestione a quella piccola fetta soprannominata “Sistema Torino”. Questo insieme di poteri forti costituito da banche, fondazioni, grandi imprese, speculatori e palazzinari hanno ancora un grosso peso sulle decisioni in città anche se l’amministrazione comunale è cambiata, passando dal PD al M5S.
Se da una parte abbiamo la Compagnia San Paolo che controlla importanti porzioni di territorio – grazie ad agevolazioni fiscali concessi dal Comune, garantendo alla Compagnia la possibilità di ampliare il proprio potere sulla città – dall’altra parte abbiamo palazzinari speculatori che grazie alle loro influenze e conoscenze, oltre alla possibilità di grandi quantità di denaro, possono permettersi di comprare interi palazzi e agire soprusi e violenze verso le famiglie che vivono un disagio economico.
Questo modello di governo della città ancora oggi non trova nessun impedimento da parte delle istituzioni, anzi rimane nell’indifferenza più assoluta mentre gli sfratti continuano imperterriti giorno dopo giorno, la disoccupazione tocca sempre più persone, giovani in primis, e la possibilità di avere un tetto dove vivere tranquillamente è sempre più un privilegio di pochi.
Nei quartieri periferici della città il malcontento sociale comincia a farsi sentire, attraverso l’esperienza dei comitati popolari che denunciano carenze sia nei servizi, sia per quanto riguarda la questione abitativa. L’ente territoriale che gestisce le case popolari, ATC, è visto dagli abitanti dei quartieri periferici come una sanguisuga che non cessa di succhiare reddito – per chi ancora c’è l’ha – attraverso aumenti delle utenze e richieste di pagamento di conguagli arretrati di molti anni. Famiglie e pensionati vivono come una minaccia la pressante richiesta da parte di ATC di sollecito di pagamenti mentre interi palazzi richiedono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria.
Il nostro intento è costruire per il 18 marzo una manifestazione cittadina che partendo dalla questione abitativa, possa anche essere un momento importante per dare voce a tutti coloro che nella Torino della crisi vogliono avere il proprio riscatto sociale uscendo da una forma di isolamento nella quale ci vorrebbero relegare per mettere al centro la nostra disponibilità a lottare e mobilitarci per una vita migliore. La mancanza di reddito, la disoccupazione giovanile, la precarietà come modello di vita vanno trasformate, invertendole di segno, passando da condizioni subite a condizioni da agire contro chi continua ad impoverirci. Inoltre la crisi non colpisce tutti allo stesso modo e mentre noi facciamo i salti mortali per sopravvivere, privandoci di tutto, ci sono i soliti potenti di turno che invece sulla crisi continuano a guadagnare.
Oggi più che mai vogliamo contare, perché non c’è più tempo ed è giunto il momento di reagire. Vogliamo che le condizioni di vita migliorino per tutti e tutte, senza farci frenare da questioni legate al bilancio o dalle poche briciole che ci vengono elemosinate.
Fino ad ora la nuova giunta Appendino si è mostrata fumosa su questi temi, mentre i padroni della città continuano a banchettare indisturbati.
Noi riteniamo che per il M5s sia giunto il momento di schierarsi, La nuova giunta comunale deve prendere una posizione perché le famiglie senza una casa o a rischio di perderla, i disoccupati, i precari, saranno sempre dalla parte opposta della barricata rispetto al “Sistema Torino” che pensa solo al suo portafoglio e quindi a riempirlo impoverendoci.
Su queste tracce di ragionamento invitiamo tutti e tutte a partecipare all’assemblea cittadina che si terrà sabato 25 febbraio alle 15.30 in Cavallerizza Occupata.
Movimento di lotta per la casa – Torino
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