InfoAut
Immagine di copertina per il post

Torino, famiglia sfrattata con la forza pubblica. Domani nuova resistenza

Nonostante si trattasse solo di un secondo accesso, i proprietari hanno preteso l’intervento della forza pubblica senza ulteriori dilazioni temporali che permettessero alla famiglia di trovare una sistemazione alternativa e dignitosa senza ritrovarsi da un giorno all’altro in mezzo alla strada. Così, la polizia è intervenuta allontanando a spinta i solidali che da questa mattina erano presenti sotto l’abitazione, eseguendo lo sfratto ingiunto.

Il proprietario della palazzina, in cui si scoprono essere tanti gli affittuari ad aver ricevuto un’ingiunzione di sfratto, è Molino, volto noto dell’immobiliarismo torinese, acquirente di intere palazzine spesso in modeste condizioni, che preferibilmente affitta ad immigrati a prezzi esorbitanti, approfittando della condizione di oggettiva debolezza.

Domani, sempre a Torino, è previsto un altro appuntamento di resistenza a uno sfratto: il ritrovo è per giovedì 28 Maggio in via Aosta 23 dalle prime ore del mattino in poi.

 

Il comunicato di Prendocasa Torino sulla mattinata di oggi:


ESEGUITO UNO SFRATTO A TORINO…LA COLPA E’ DI MOLINO!

Ancora uno sfratto a Torino, stavolta in Corso Taranto 179, in Barriera di Milano, uno dei quartieri più popolari e colpiti dalla crisi. Lo sfratto è stato eseguito con l’uso della forza pubblica che ha aperto a forza la porta di Jalil, Nadia e i figli piccoli, spintonando via dall’abitazione amici e resistenti che in mattinata hanno provato ad impedire che quest’ulteriore famiglia venisse gettata in strada.

Tutto è avvenuto attorno le 9.30 di mattino quando sono arrivati tutti in un’unica carovana i responsabili legali della proprietà, fabbro, ufficiale giudiziario, digos e carabinieri. L’ufficiale giudiziario sotto pressione della proprietà non ha concesso ulteriori proroghe, nonostante fosse solo il secondo rinvio!

Il proprietario dell’intera palazzina è un uomo famigerato, ben noto nella storia immobiliare dagli anni ’70: Giorgio Molino, proprietario di più di 1800 appartamenti, diverse società fittizie, 200 ettari di terreni agricoli, negozi ed addirittura una caserma! Soprannominato “il ras delle soffitte” per le condizioni fatiscenti ed i prezzi esorbitanti a cui affitta i suoi alloggi a disperati e migranti (una volta ai meridionali) che, nell’indifferenza degli enti comunali e regionali preposti all’emergenza abitativa, non trovano altre soluzioni abitative.

A confermare tutto ciò ci hanno pensato direttamente gli altri inquilini dello stabile: altri quattro persone in due ore ci hanno riferito di essere sotto sfratto. La mossa è sempre la stessa: non paghi per 1-2 mesi e il sig. Molino è già pronto con i suoi legali a far domanda di sfratto in tribunale.

Bambini piccoli, migranti, gente malata, disoccupati, per lui non contano. Nessuna proroga, nemmeno di un misero mese. Si è riusciti ad ottenere di far stare la famiglia, a spese del proprietario, in una stanza d’albergo per 15 giorni. Un ottimo modo per lavarsi le mani (e la coscienza).

Arrivati sul posto abbiamo scoperto che per lui è una pratica solita: ogni famiglia sfrattata la sistema in hotel per 5 giorni, vantandosi poi con gli albergatori che fa questo perché così riesce dopo una settimana a sistemarli in case popolari!

Sicuramente avremo ancora a che fare con questo soggetto che si arricchisce sulle spalle delle famiglie in difficoltà, e gli possiamo promettere che non finisce qui! Anche il Comune di Torino ha una bella dose di responsabilità: sappiamo tutti come siano ciechi e sordi ai problemi della gente i suoi politicanti, quindi le risposte le daremo noi come sempre abbiamo fatto con nuove resistenze verso chi specula e nuove occupazioni.

Rilanciamo quindi una nuova resistenza domani giovedì 28 Maggio sotto la casa di Florence in via Aosta 23, chiediamo la solidarietà di tutti per evitare un altro sgombero!!

Ti è piaciuto questo articolo? Infoaut è un network indipendente che si basa sul lavoro volontario e militante di molte persone. Puoi darci una mano diffondendo i nostri articoli, approfondimenti e reportage ad un pubblico il più vasto possibile e supportarci iscrivendoti al nostro canale telegram, o seguendo le nostre pagine social di facebook, instagram e youtube.

pubblicato il in Bisognidi redazioneTag correlati:

casadiritto all'abitaresfrattistop sfrattitorino

Articoli correlati

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Contro la privatizzazione e l’economia di guerra: l’occupazione della piscina Argelati a Milano

Sabato 19 luglio gli abitanti dello storico quartiere popolare del Ticinese, organizzati nell’assemblea di Lotta per la Sanatoria, hanno riaperto uno dei numerosi impianti sportivi chiusi presenti nella metropoli milanese: la Piscina Argelati, inagibile dal 2022. La piscina ha rappresentato da sempre per il quartiere un luogo di socialità e un bene comune; per questo, […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Piano strategico per le aree interne: la fine dei paesi calabresi

Nel nuovo piano strategico per le aree interne il governo Meloni ha appena sancito il coma irreversibile di molti borghi periferici.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Fratture: appunti da Milano. Disertare la guerra, resistere in città. Verso il corteo del 3 luglio

Domani, giovedì 3 luglio, scenderemo in piazza a Milano per il corteo per il diritto all’abitare. Obiettivo di questo articolo è inquadrare brevemente il contesto storico e politico nel quale ci muoviamo e, quindi, in che rapporto si collocano le lotte sociali con i mutamenti che lo stato di guerra porta con sé. La situazione […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Lettera di Luca dai domiciliari: Sardinnia libera, Palestina libera.

Venerdì 13 giugno la questura di Cagliari ha posto il compagno Luca agli arresti domiciliari. È accusato di aver lanciato un petardo durante una manifestazione per la palestina e in particolare contro l’esercitazione militare “joint stars”. Riceviamo e pubblichiamo la sua lettera dagli arresti domiciliari. Per me la resistenza palestinese non ha il solo merito […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Italia: una società anziana, malata e sempre più diseguale

Due recenti rapporti ci offrono un affresco delle condizioni in cui versa la società italiana, disegnando uno scenario di forti diseguaglianze, frammentazione sociale e crisi demografica.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Briosco dice No all’Italian Raid Commando nella scuola del paese

A Briosco, paesino di poche migliaia di abitanti in Brianza, si è tenuta la 37esima edizione dell’Italian Raid Commando ossia una esercitazione militare cammuffata da competizione/allenamento da svolgersi nella palestra della scuola, resasi disponibile per l’accoglienza, oltre che nei boschi circostanti.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Falerna: uomo muore per strada dopo aver trovato la guardia medica chiusa

La vicenda di Falerna, in cui un uomo muore davanti alla guardia medica chiusa, rappresenta una realtà drammatica e simbolica della situazione della Calabria, dove gli interessi privati hanno divorato i servizi essenziali. da Addùnati Questo episodio non è un caso isolato, ma la conseguenza di anni di abbandono, tagli e decisioni politiche sbagliate frutto […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Libertà per Tarek,Anan, Ali e Mansour. Libertà per il popolo palestinese

Riceviamo e pubblichiamo da compagne e compagni di Roma questo appello in solidarietà a Tarek Dridi, Anan, Alì e Mansour. Mercoledì 21 si invitano tutt a partecpare al presidio in solidarietà al tribunale a L’Aqula per il procecesso di Anan, Alì e Mansour, mentre giovedì 22 al faro del gianicolo si porterà solidarietà a Tarek […]

Immagine di copertina per il post
Bisogni

Stop Riarmo: assemblea pubblica a Torino

Riprendiamo l’indizione dell’assemblea pubblica e segnaliamo il percorso di Stop Riarmo che si sta sviluppando a Torino.

Immagine di copertina per il post
Bisogni

In ricordo di Sara Marzolino

La redazione di Infoaut si unisce al Movimento No Tav nel ricordo di Sara, giovane compagna reggiana che ci ha lasciati ieri.

Immagine di copertina per il post
Approfondimenti

STOP RIARMO “Se la guerra parte da qua, disarmiamola dalla città!”

Riprendiamo e pubblichiamo il documento uscito sul canale telegram del percorso @STOPRIARMO che a Torino ha organizzato una prima iniziativa qualche settimana fa. Il documento traccia un quadro composito del sistema guerra nei vari ambiti della produzione e della riproduzione sociale oltre a lanciare alcuni spunti rispetto a ipotesi di attivazione.

Immagine di copertina per il post
Confluenza

Compaiono scritte per denunciare le falsità dei manifesti dell’amministrazione: la riqualificazione del Comune targata Politecnico non è verde!

Pubblichiamo il comunicato stampa congiunto a firma Comitato Salviamo il Meisino, Comitato Salviamo gli Alberi di Corso Belgio, EsseNon e Ecologia Politica Torino in merito a un’iniziativa per denunciare la narrazione falsa del Comune di Torino rispetto alla riqualificazione “verde” della città.

Immagine di copertina per il post
Conflitti Globali

Dopo il 5 luglio il percorso Stop Riarmo continua!

Riprendiamo il comunicato uscito su @STOPRIARMO e alcuni articoli sulla giornata del 5 luglio scorso a Torino contro guerra, riarmo e gencidio.

Immagine di copertina per il post
Crisi Climatica

“Guerra o Clima?”: Extinction Rebellion sulle colonne e le statue del comune di Torino chiede l’interruzione dei rapporti con Israele

Extinction Rebellion ha vestito le statue all’ingresso del Comune di Torino con dei gilet con i colori della Palestina, arrampicandosi sulle colonne e appendendo uno striscione con scritto: “Torino 2030: Clima o Guerra?”.

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

Stanza dell’ascolto all’Ospedale Sant’Anna di Torino chiuderà : accolto il ricorso al TAR

A settembre scorso la mobilitazione lanciata da Non Una di Meno aveva raccolto un’importante partecipazione per protestare contro l’apertura della “stanza dell’ascolto” all’interno dell’Ospedale Sant’Anna di Torino

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Re-industrializzazione e guerra, a Torino gli operai prendono parola

Un confronto a tema re-industrializzazione e riconversione bellica è in programma per questa sera, giovedì 12 giugno, a Torino.

Immagine di copertina per il post
Culture

Blackout Fest 2025!

Dal 13 al 15 Giugno a Manituana (Torino)
Torna la festa dell’unica radio libera dell’etere torinese, qui il programma da Radio Blackout.

Immagine di copertina per il post
Sfruttamento

Torino cambia lavoro – Tra deindustrializzazione e riconversione

Gli operai prendono parola: il lavoro cambia, la città si interroga

Immagine di copertina per il post
Intersezionalità

2 Giugno: Torino scende in piazza contro il razzismo!

L’8 e il 9 giugno si terrà un referendum popolare che prevede quattro quesiti sul lavoro e un quesito per ridurre da 10 e 5 anni i prerequisiti di residenza continuativa in Italia per l’ottenimento della cittadinanza.