Sciopero dei trasporti pubblici. La Gtt storce il naso
Lo sciopero dei mezzi pubblici indetto da tutte le sigle sindacali per la giornata di ieri, ha paralizzato i trasporti per 24 ore, registrando una quasi totale adesione degli autisti della Gtt per protestare contro la nuova politica dei tagli imposti dall’azienda: meno corse, peggioramento delle condizioni di lavoro e riduzione del salario agli autisti, sono solo alcune di quelle decisioni dettate dalla politica della spending review.
La partecipazione allo sciopero è stata talmente alta che l’azienda torinese ha storto il naso, ed evidentemente non è andata giù. La Gtt ha infatti denunciato attraverso una nota il non rispetto da parte dei dipendenti delle fasce garantite previste dalla legge. All’inizio del servizio, molti sono stati gli autobus e i tram partiti in ritardo, segnale della buona riuscita dello sciopero e dell’efficacia di questo, alla faccia di chi sulle fasce garantite crede di mantenere una dignità sulla efficienza dei trasporti torinesi. Nella suddetta nota l’azienda si appresta anche a dichiarare l’impegno nel tutelare i lavoratori annunciando “un robusto piano di investimenti in sicurezza, in infrastrutture e in acquisizione mezzi”. Dichiarazione formulate più a calmare le crescenti agitazioni che provengono nel campo dei trasporti pubblici e che ad ogni modo non sembrano soddisfare i dipendenti della Gtt. Ancora una volta a parlare sono i fatti.
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